I nuovi scontri tra la polizia e i “gilet gialli”
A Parigi ci sono stati disordini e scontri violenti, ci sono 92 feriti
Ci sono stati nuovi scontri tra polizia e “gilet gialli”, a Parigi: almeno 200 persone sono state fermate e i feriti sono 92. Quello iniziato oggi è il terzo weekend di proteste dei cosiddetti “gilet gialli”, le cui manifestazioni erano inizialmente contro l’aumento del costo del carburante ma si sono poi allargate a una generica critica al governo di Emmanuel Macron. Gli scontri di oggi sono iniziati alcune ore prima della manifestazione ufficiale, prevista per le 14; sono poi proseguiti nel pomeriggio, quando alcuni manifestanti hanno dato fuoco e lanciato pietre contro la polizia, che ha risposto usando idranti e gas lacrimogeni. Ci sono state anche altre manifestazioni nel resto della Francia: secondo la polizia francese hanno partecipato, in tutto il paese, almeno 75mila persone.
Il ministro dell’Interno francese Christophe Castane ha detto che a causare problemi sono state alcune centinaia di manifestanti di estrema destra ed estrema sinistra, che sono andati oltre il perimetro stabilito. Altre migliaia di persone hanno invece manifestato pacificamente. Alcuni manifestanti hanno anche imbrattato l’Arco di Trionfo. Castane ha scritto che alcuni “gilet gialli” hanno fatto cose “intollerabili” e che imbrattando uno dei simboli del paese hanno insultato la Repubblica francese.
Les scènes auxquelles nous avons assisté ce matin sont intolérables.
La volonté affichée et assumée de s’attaquer à nos forces de l’ordre, aux symboles de notre pays, sont une insulte à la République.
Soutien et confiance aux effectifs mobilisés. pic.twitter.com/CCx4pqJM7K— Christophe Castaner (@CCastaner) December 1, 2018
La definizione “gilet gialli” è dovuta al fatto che i manifestanti indossano i giubbotti retro-riflettenti che per la legge francese, così come per quella italiana, vanno messi da chi scende dal proprio veicolo lungo le strade. Il movimento – senza nessuno portavoce o leader riconosciuto – è nato per protestare contro l’aumento del prezzo dei carburanti (all’interno di manovre volute dal governo Macron per incentivare il passaggio ad auto ibride o elettriche), ma si è allargato a una più generica critica al governo attuale. Le prime manifestazioni erano state due settimane fa, e gli scontri più intensi prima di quelli di oggi erano stati il 24 e il 25 novembre.
Riot police in Paris have fired tear gas, stun grenades and water cannon at fuel hike protesters who tried to breach security cordons on the Champs Elysees.
Cars have been torched and at least 158 have been arrested
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— Sky News (@SkyNews) December 1, 2018