Di Maio si è intestato un emendamento sui terremotati che si fa da tre anni
Una misura «fortemente voluta dal M5S» per fare arrivare ai terremotati i soldi risparmiati dalla Camera in realtà viene promossa ogni anno da un deputato di Forza Italia
Il 30 novembre la commissione Bilancio della Camera ha approvato un emendamento alla legge di bilancio che prevede di dare alle persone danneggiate dai terremoti del 2016 nel Centro Italia 85 milioni di euro risparmiati dalla Camera. Luigi Di Maio ne ha scritto sul Blog delle Stelle presentandolo come «un emendamento fortemente voluto dal Movimento 5 Stelle», ottenuto con «i risparmi derivanti dai tagli anti-casta». Vanno però specificate due cose, che Di Maio non dice: l’emendamento è stato firmato da tutti i partiti e proposto da Simone Baldelli di Forza Italia; ed è il terzo anno che, con identico meccanismo, vengono destinate decine di milioni di euro ai terremotati. Il Movimento 5 Stelle, così come gli altri partiti, ha quindi solo mantenuto una buona o lodevole prassi: non l’ha inventata ora con dei fantomatici «tagli anti-casta» e non la inventò tre anni fa.
L’emendamento di cui Di Maio parla così – «una conferma, semmai ce ne fosse bisogno, che sprechi e privilegi per anni hanno tolto soldi e risorse che potevano essere destinati a chi ne aveva davvero bisogno, anziché foraggiare i soliti ingordi» – non è quindi niente di nuovo. È dal 2016 che, su iniziativa di Baldelli e con approvazione di ogni partito, si prendono soldi risparmiati dalla Camera (grazie a scelte e tagli iniziati quando era presidente Laura Boldrini) per darli ai terremotati. Nel 2016 si destinarono 47 milioni di euro e nel 2017 80 milioni di euro.
L'emendamento "fortemente voluto dal M5S" che destina 85 mln ai terremotati l'ho ideato e presentato io, come faccio da 3 anni a questa parte, facendolo firmare a tutti i gruppi e mettendo per seconda l'on. Terzoni (M5S), che è del gruppo più numeroso. Giusto per CORRETTEZZA.
— Simone Baldelli (@simonebaldelli) November 30, 2018
I 47 milioni del 2016, gli 80 del 2017 e gli 85 del 2018 sono stati risparmiati grazie alla cosiddetta spending review: una revisione per il contenimento e la razionalizzazione di diversi voci di spesa della Camera e servizi offerti ai deputati. E già nel 2016 (pochi mesi dopo il terremoto) e nel 2017 Baldelli, che nella precedente legislatura è stato vicepresidente della Camera, aveva proposto di destinare quei soldi al Fondo per la ricostruzione delle aree terremotate di Lazio, Marche, Umbria e Abruzzo.
Anche quest’anno, così come nei due precedenti, si è deciso di destinare i soldi risparmiati dalla Camera al Fondo, previsto da una legge dell’ottobre 2016. Anche quest’anno l’emendamento, sempre proposto da Baldelli, è stato sostenuto da tutti i gruppi parlamentari.
Già quest’estate, prima ancora dell’approvazione in Commissione bilancio, Baldelli parlò così della sua proposta: