Cosa si dice su “Bohemian Rhapsody”
Il film sui Queen in cui Rami Malek interpreta Freddie Mercury è nei cinema da ieri: non è un capolavoro, ma potrebbe piacervi
Giovedì 29 novembre è uscito Bohemian Rhapsody, il film sui Queen. Freddie Mercury, celebre cantante della band, è interpretato da Rami Malek, che finora era noto soprattutto per il ruolo di Elliot Alderson nella sere Mr. Robot. Il regista invece è Bryan Singer, ma l’ha diretto solo in parte (dopo ci arriviamo). Bohemian Rhapsody racconta la storia dei Queen dalla loro formazione fino alla nota e notevole esibizione al Live Aid del 1985. Dalla critica non è arrivato nessun elogio particolare: è stato detto che non scava molto a fondo nei personaggi e non offre nessun momento di grande cinema. Ma qualcuno ne ha parlato di un film semplice e diretto, che fa venire voglia di riascoltare tutte le canzoni dei Queen e che spiega in parte chi sono stati.
Chi è chi
Di Malek abbiamo detto. Il batterista Roger Taylor è Ben Hardy, il bassista John Deacon è Joseph Mazzello e il chitarrista Brian May è Gwilym Lee.
Hanno fatto fatica a farlo
Il film ha avuto una storia lunga e complicata. La sceneggiatura è stata scritta da Peter Morgan (che scrisse quella di Frost/Nixon – Il duello) ma poi è stata riscritta da Anthony McCarten (autore delle sceneggiature di La teoria del tutto e L’ora più buia). L’attore inizialmente scelto per interpretare Mercury fu Sacha Baron Cohen, che però rinunciò, parlando di divergenze sul modo in cui veniva raccontato il personaggio. Al posto di Cohen fu quindi scelto Ben Whishaw, che rinunciò a sua volta. Il film ha avuto anche problemi di regia: a fine 2017, quando parte delle riprese erano già state fatte, Singer fu licenziato, e i giornali specializzati citarono come motivi i frequenti disaccordi con Malek e le prolungate assenze dalle riprese. Per ragioni sindacali il film figura ancora come “diretto da Brian Singer”, ma il film è stato completato da Dexter Fletcher, attore e regista del film Eddie the Eagle – Il coraggio della follia.
Sta piacendo?
Ai critici, non molto. Rotten Tomatoes ha scritto, nella sua sintesi, «che è un medley, più che un “greatest hits”». Il voto medio su Metacritic, che aggrega e bilancia tutte le recensioni principali fatte da critici cinematografici, è 49 su 100. È piaciuta l’interpretazione di Malek; non è piaciuto il fatto che il film sembri non voler davvero esplorare le sfaccettature e profondità della vita di Freddie Mercury. Se cercate una recensione che vi convinca a vederlo, Sheri Linden dell’Hollywood Reporter ha scritto che «privilegia l’esperienza sensoriale a scapito dell’esposizione, capendo cosa c’è di puro, divertente e elettrificante nel rock’n’roll». Al contrario, David Ehrlich di IndieWire ha scritto che il film non gli è piaciuto per niente, perché fa diventare i Queen «quattro tizi che sono stati fatti passare nell’arrugginita catena di montaggio di un biopic di Hollywood». Intanto, comunque, nel suo primo giorno in Italia è stato visto da più di 100mila spettatori.
A chi potrebbe piacere?
Probabilmente a chi dei Queen sa davvero poco e a chi dei Queen non è grande fan, come corso introduttivo a cosa sono stati. O magari anche ai grandi fan dei Queen che vogliono rivedersi e risentirsi un po’ di loro canzoni, compresa la storica esibizione al Live Aid, ricreata pari-pari.
Una curiosità
Quando si fa un film con Freddie Mercury, una delle cose di cui occuparsi sono i suoi denti. Il New York Times ha raccontato come Chris Lyons ha fatto i denti finti “indossati” da Malek. Malek ha tra l’altro parlato di quei denti in un’intervista con Ellen DeGeneres.