Una whistleblower ha detto ad Euractiv che il vice primo ministro bulgaro ha venduto per anni passaporti bulgari agli stranieri
Il vice primo ministro della Bulgaria Krassimir Karakachanov, l’ex ministra della Giustizia (ora agli Esteri) Ekaterina Zaharieva e il deputato del partito di centrodestra Gerb Andrey Kovatchev sono stati accusati di aver preso parte a una truffa ai danni dello Stato che avrebbe permesso a migliaia di stranieri di ottenere il passaporto bulgaro – e quindi la possibilità di girare in tutta l’Unione Europea senza la necessità di un visto – in cambio di soldi.
Le accuse, riportate dal sito di news Euractiv, sono state fatte da Katya Mateva, ex direttrice del Consiglio per la cittadinanza, l’organo che si occupa di stabilire a chi dare la cittadinanza bulgara. Mateva era stata licenziata dall’allora ministra della Giustizia Zaharieva nel 2016 dopo che si era rifiutata di partecipare alla truffa, stando alla sua ricostruzione. Nello scandalo è coinvolta anche l’Agenzia di Stato per i bulgari all’estero, che avrebbe emesso in cambio di denaro diversi falsi certificati che attestavano le origini bulgare, documenti che permettono di richiedere la nazionalità bulgara e una carta d’identità del paese. Secondo Mateva, il meccanismo era la principale fonte di guadagno per IMRO-BNM, il partito di cui Karakachanov è presidente.
L’inchiesta va avanti da diverse settimane e ha già portato all’arresto del direttore dell’Agenzia di Stato per i bulgari all’estero, ma è la prima volta che emergono i nomi di importanti politici del paese.