Il capo spirituale di una grande chiesa evangelica in Corea del Sud è stato condannato a 15 anni di carcere per avere violentato otto sue fedeli
Lee Jae-rock, un pastore di 75 anni molto famoso in Corea del Sud e a capo della grande chiesa evangelica Mamin Central Church, è stato condannato a 15 anni di carcere per avere violentato otto donne fedeli al suo culto. A inizio anno, alcune di queste persone avevano rivelato di essere state ricevute nella casa di Lee e di essere state costrette a fare sesso con lui, sentendosi incapaci di rifiutarlo e respingerlo. Alcune avevano detto di essersi sentite in soggezione, di avere subìto forti pressioni e di avere visto in Lee una sorta di volontà divina. Sulla base di queste accuse, Lee era stato arrestato lo scorso maggio in attesa del processo. Secondo i magistrati, Lee molestò e violentò le sue vittime “per decine di volte” nel corso degli anni. Lee ha sempre respinto le accuse, dicendo di essere vittima di una vendetta da parte di fedeli che erano stati scomunicati dalla sua chiesa. La Mamin Central Church esiste dai primi anni Ottanta e conta oltre 130mila fedeli.