In Guatemala un ex soldato è stato condannato a 5.130 anni di carcere per l’omicidio di 171 persone
Un tribunale del Guatemala ha condannato un ex soldato, Santos López Alonzo, a 5.130 anni di carcere per l’omicidio di 171 persone. Santos López Alonzo, che ha 66 anni, è accusato di aver partecipato al “massacro di Dos Erres”, avvenuto il 7 dicembre del 1982, quando un corpo speciale dell’esercito guatemalteco fu mandato nel paesino di Dos Erres, nel nord del paese, alla ricerca di un gruppo di guerriglieri che aveva assaltato un convoglio militare. Non trovando nessuno dei guerriglieri, i soldati uccisero tutti gli abitanti del paese.
Santos López Alonzo è stato condannato a 30 anni di carcere per crimini contro l’umanità, più 30 anni per ognuna delle 171 vittime: si tratta però di una pena simbolica, visto che in Guatemala il periodo massimo che una persona può passare in carcere è di 50 anni. L’uomo è stato anche accusato di aver rapito e tenuto con sé un bambino di 5 anni, Ramiro Osorio Cristales, la cui famiglia era stata uccisa nel massacro, e che è stato tra i testimoni principali nel processo. Il massacro avvenne nel periodo in cui alla guida del paese c’era il dittatore Efraín Ríos Montt, che nel poco tempo in cui restò al potere – dal 1982 al 1983 – avviò una campagna militare brutale per sconfiggere la guerriglia marxista.