La Cina ha censurato la cerimonia degli Oscar di Taiwan
La 55esima edizione degli Oscar cinesi – i premi Cavallo d’oro, consegnati sabato scorso a Taipei, Taiwan – è diventata un piccolo caso politico dopo il discorso pronunciato dalla regista Fu Yue nel ritirare il premio per il miglior documentario. Fu si è infatti augurata che Taiwan sia riconosciuta dalla Cina come «entità indipendente» e ha aggiunto che «da taiwanese, questo è il mio più grande sogno». Il discorso è stato subito censurato dalla tv cinese: la Cina infatti non riconosce l’indipendenza che il governo nazionalista e liberale di Taiwan proclamò nel 1949, e la considera come una provincia “ribelle” ma parte della Cina. Negli ultimi 20 anni Taiwan stata è governata da una democrazia multipartitica e regolata da leggi libertarie e aperte, e un’invasione militare della Cina è sempre più temuta vista la crescita della potenza militare cinese.
La posizione ufficiale del governo cinese è stata ribadita durante la cerimonia dal cinese Tu Men, premiato come Migliore attore, che nel ritirare il premio ha usato l’espressione “Taiwan, Cina”. A quel punto è intervenuta, il giorno dopo, anche la presidente di Taiwan, Tsai Ing-wen, che gli ha risposto su Facebook dicendo che «non abbiamo mai accettato l’espressione “Taiwan, Cina”, e non lo faremo mai: Taiwan è semplicemente Taiwan. Sono fiera dei premi di ieri, che sottolineano che Taiwan è diversa dalla Cina, la nostra libertà e la nostra diversità sono il motivo per cui nella nostra terra le creazioni artistiche possono essere libere».