Un gruppo di parlamentari del Movimento 5 Stelle ha scritto una lettera per chiedere di cambiare il decreto sicurezza

(ANSA/ DANIEL DAL ZENNARO)
(ANSA/ DANIEL DAL ZENNARO)

Secondo le agenzie di stampa Adnkronos e AGI, 19 deputati del Movimento 5 Stelle avrebbero scritto una lettera al capogruppo del Movimento alla Camera, Francesco D’Uva, per chiedere delle modifiche al decreto sicurezza, il decreto legge voluto dal ministro dell’Interno Matteo Salvini e che impone una serie di nuove restrizioni su accoglienza e immigrazione; per esempio la cancellazione della protezione umanitaria, una delle tre forme di tutela che venivano concesse ai richiedenti asilo.

Il decreto aveva già causato alcuni contrasti tra i parlamentari del Movimento durante il passaggio al Senato, dove è stato approvato all’inizio di novembre. Al voto di fiducia sulla conversione in legge del testo non avevano partecipato infatti cinque senatori del Movimento 5 Stelle: Gregorio De Falco, Paola Nugnes, Elena Fattori, Virginia La Mura, Matteo Mantero. Tutti e cinque al momento sono sotto indagine da parte del collegio dei probiviri del partito e ora rischiano l’espulsione.

Difficilmente sarà accolta la richiesta dei 19 sottoscrittori della lettera. Il ministro dell’Interno Salvini ha fatto capire che considera fondamentale l’approvazione del decreto e i dirigenti del Movimento 5 Stelle finora sono sembrati inclini ad accontentarlo, accettando di porre la questione di fiducia nel passaggio al Senato e iniziando procedure che potrebbero portare all’espulsione dal partito nei confronti di tutti coloro che si sono opposti al testo o ne hanno chiesto modifiche.

Proprio oggi, Internazionale ha pubblicato sul suo sito un’intervista a Giuseppe Brescia, presidente del Movimento 5 Stelle della commissione Affari costituzionali della Camera, che ha espresso alcune critiche al decreto. Brescia però ha anche aggiunto che difficilmente il testo sarà modificato, poiché in quel caso ci sarebbe bisogno di un secondo passaggio al Senato che rischierebbe di allungare troppo i tempi. Brescia dice che acconsentendo al decreto sicurezza, il Movimento 5 Stelle ha ottenuto dalla Lega il via libera all’approvazione del cosiddetto “reddito di cittadinanza”.