La bufala della scuola di Napoli che non può andare a una finale a Boston
Non si è qualificata, e la finale comunque non è a Boston: sembra che la scuola abbia diffuso informazioni false, e i giornali non le abbiano verificate
Negli ultimi giorni, quotidiani, radio e tv hanno raccontato la storia di tre studenti di una scuola superiore di Napoli che, seppur arrivati secondi a un concorso internazionale di robotica, non avevano soldi per andare a disputare la finale a Boston, negli Stati Uniti. Nelle ore successive vari enti, aziende e persone – tra cui il Senato, Luigi Di Maio del Movimento 5 Stelle e Vincenzo De Luca, presidente della Campania – si sono offerte di dare alla scuola i soldi necessari. Il problema è che non è vero che la scuola è già in finale, e comunque la finale a cui dovrebbe eventualmente partecipare sarà in Spagna, non a Boston.
È iniziato tutto il 10 novembre quando, durante un evento pubblico, qualcuno dell’Istituto Tecnico Industriale “Augusto Righi” di Napoli ha parlato per la prima volta di problemi economici nel partecipare al concorso e alla sua finale. Secondo Repubblica a parlare sono stati i tre studenti in gara, che hanno detto: «Non è facile per le scuole italiane e del Mezzogiorno in particolare competere con le scuole dei grandi colossi economici mondiali nel settore della ricerca aerospaziale senza strutture adeguate e senza nemmeno i soldi per andare a Boston per la finale internazionale di una competizione».
Nei giorni successivi – in particolare da lunedì 12 novembre – la notizia è stata molto ripresa dalla stampa; e ne ha parlato pubblicamente anche Vittoria Rinaldi, la preside del Righi. Durante un’intervista della trasmissione di Radio Capital condotta da Massimo Giannini, Rinaldi ha risposto così alla domanda: «Però siete già sul podio, professoressa?».
«Si, si, si, sicuramente. Voglio precisare perché non è ancora il ritiro del premio. È lo svolgimento della finalissima».
Durante l’intervista, la preside Rinaldi ha detto anche che servono 6-7mila euro per partecipare alla finale. Intervistato il 13 novembre dal TG5, il professore del Righi Salvatore Pelella ha parlato invece di almeno 15mila euro «per poter stare una settimana a Boston».
Dal 14 novembre, però, qualcuno ha fatto notare tutto quello che non tornava in questa vicenda. I primi a farlo sono stati Luca Allione – uno studente di 18 anni dell’IIS Giulio Natta di Rivoli, in Piemonte, che sta partecipando allo Zero Robotics – e in seguito il Politecnico di Torino, che coordina la sezione europea del torneo Zero Robotics.
Il torneo Zero Robotics si disputa tra studenti delle scuole superiori di tutto il mondo che si sfidano nella programmazione degli SPHERES, dei piccoli satelliti sferici ospitati all’interno della Stazione Spaziale Internazionale. Le finali consistono nel mandare dei codici di programmazione per gli SPHERES alla Stazione Spaziale Internazionale. Come si capisce bene anche dal sito del torneo, i ragazzi del Righi non hanno vinto e nemmeno sono arrivati secondi nella classifica finale: sono solo arrivati secondi in una classifica relativa a una fase preliminare, che si è conclusa. Ora restano altre 84 squadre (molte delle quali italiane) che ripartiranno da zero, con una nuova classifica. In più, spiega il Politecnico di Torino, gli studenti «si sfidano, suddivisi in tre aree geografiche (Europa + Federazione Russa, Americhe, Australia)» e «la finale per le squadre europee si svolgerà ad Alicante (Spagna), non al MIT di Boston». A Boston ci sarà solo la finale dell’area geografica delle Americhe. Le tre finali – che si svolgeranno nello stesso giorno – saranno a inizio 2019. Ipoteticamente una squadra italiana potrebbe quindi fare la finale da Boston anziché da Alicante, ma non è tenuta a farlo.
Sembra quindi che il Righi abbia diffuso – e accettato che venissero diffuse – informazioni sbagliate sul concorso, senza smentirle o ritrattarle quando hanno incontrato grande diffusione sui media (che a loro volta le hanno diffuse senza verificarle, nonostante fosse sufficiente andare sul sito del concorso o contattare le parti in causa) e hanno portato a offerte da più parti per pagare le spese per partecipare alla finale del concorso. Tra i giornali che ne hanno parlato, diffondendo informazioni false, ci sono il Sole 24 Ore e Repubblica; ma anche molti altri sulla stampa, in radio e in tv.
La preside del Righi di Napoli, Vittoria Rinaldi, ha detto al Post che la scuola «non ha ancora ricevuto un soldo» e ha aggiunto «non ho avuto un centesimo e né lo voglio»; ha spiegato che la scuola aveva solo provato a assecondare il desiderio degli studenti di andare a Boston, dando ai giornali la colpa di aver comunicato male il messaggio. In realtà, come mostra per esempio il video qui sotto, è stata proprio la preside a dire erroneamente che la scuola sarà «convocata a Boston per la finalissima», che «i ragazzi dovranno recarsi a Boston per la finale» e che «tutto questo implica dei costi». Inoltre non risulta che nelle varie occasioni pubbliche in cui ha avuto modo di parlare del concorso – a Radio Capital, dal presidente De Luca, eccetera – la preside abbia ritenuto opportuno chiarire che quelle informazioni non erano corrette.
Contattato dal Post, Allione – che frequenta la 5B del Natta di Rivoli, che sta partecipando a Zero Robotics – ha spiegato, insieme al suo compagno Fabio Zorzan e al loro professore Marco Goia, che andare a Boston, alla finale americana, è una semplice opzione, per assistere alla finale americana. Dicono che «pochissime squadre italiane vanno a Boston» per la finale americana e che nemmeno il Natta, la loro scuola, ci è mai andata. La finale consiste nel mandare un codice alla Stazione Spaziale Internazionale; una cosa che, in pratica, si può fare anche senza andare dove è stata organizzata la finale. È sicuramente piacevole andarci, ma non è imprescindibile per partecipare e addirittura vincere.
Dopo gli articoli dei giornali, i servizi dei TG e le trasmissioni radio, comunque, in molti hanno provato a partecipare «alla gara di solidarietà» per il Righi, evidentemente senza fare le necessarie verifiche e senza che qualcuno del Righi spiegasse loro la situazione. Anzi, gli studenti del Righi sono apparsi insieme a chi ha offerto loro le spese per partecipare alla finale a cui non si erano qualificati. Tra chi ha detto di aver offerto soldi ci sono:
1. Il Senato della Repubblica
A Giustiniani con Mauro, Davide e Luigi, i tre studenti dell'Istituto Tecnico Industriale "Augusto Righi" di Napoli. Grazie alla Presidenza del Senato parteciperanno a Boston alla fase finale di "Zero robotics", il concorso internazionale organizzato dal MIT e dalla Nasa. pic.twitter.com/oOMAqn5CEH
— Maria Elisabetta Alberti Casellati (@Min_Casellati) November 14, 2018
2. Il Movimento 5 Stelle, con un articolo firmato da Luigi Di Maio che dice anche di aver parlato con la preside della scuola:
Oggi ho letto questa notizia che mi ha colpito molto. Abbiamo le menti migliori del mondo e poi ci mancano i soldi per far sviluppare le loro idee. I tre diciassettenni di Napoli in foto sono Luigi Picarella, Davide Di Pierro e Mauro D’Alò e hanno sbaragliato la concorrenza di oltre 300 scuole nel mondo in una gara di robotica.
Sarebbero dovuti partire per Boston per la finalissima, ma l’Istituto non aveva i soldi per sostenere il loro viaggio. E’ chiaro che dobbiamo dare più soldi alla scuola, all’istruzione, alla ricerca e cercheremo di fare il possibile per mettere maggiori finanziamenti nella manovra. Ma intanto è fondamentale dare un’opportunità a questi tre ragazzi che sono pronti a spaccare il mondo. Così, d’accordo con tutti i parlamentari e i consiglieri regionali campani, abbiamo deciso di raccogliere la somma che serve per dare a questi tre ragazzi geniali la possibilità di realizzare il loro sogno.
Abbiamo parlato con la Preside della scuola e siamo d’accordo nel portare avanti questa iniziativa. Lunedì incontreremo Luigi, Davide e Mauro per fargli i complimenti, dirgli che si meritano di andare alla finalissima e che i soldi per farlo li abbiamo trovati. Meritocrazia, investimenti e sviluppo. L’Italia riparte da qui!
3. Il TG3
La redazione del @Tg3web ha deciso di coprire i costi della trasferta negli Stati Uniti per Davide, Mauro e Luigi, studenti dell’Istituto 'Augusto Righi' di Napoli, finalisti al concorso di robotica ideato da @MIT e @NASA➡️https://t.co/U1DRZcjvIF pic.twitter.com/I3rfksdUUo
— Ufficio Stampa Rai (@Raiofficialnews) November 14, 2018
4. Vincenzo De Luca, presidente della Campania
Alle 16:00, in streaming sulla mia pagina Facebook, incontriamo la dirigente e gli studenti dell'Istituto Righi di Napoli che andranno al MIT di Boston per giocarsi la vittoria dell'High School Tournament della "Zero Robotics". Siamo al loro fianco: https://t.co/VwITAewQni pic.twitter.com/nT290MMdGu
— Vincenzo De Luca (@VincenzoDeLuca) November 14, 2018
5. Alcuni privati.
- Giovanna Manzi, CEO di Best Western Italia, che ne ha parlato a Radio Capital quando ha telefonato anche la preside. «Abbiamo congiunto domanda e offerta», ha detto Giannini.
Giovanna Manzi, CEO di Best Western Italia, ha raccolto il nostro appello e pagherà agli studenti del Righi di Napoli il viaggio in USA per la finale di Zero Robotics! Ne parliamo con lei e con la preside del Righi Vittoria Rinaldi #CircoMassimo pic.twitter.com/OqCtpVNsDH
— Circo Massimo (@_CircoMassimo_) November 14, 2018
- Alberto Bombassei, presidente della Brembo.
Alberto Bombassei, presidente della Brembo e della @Italychina, finanzia il viaggio a Boston dei tre studenti dell’Istituto tecnico Righi di Napoli per un progetto di robotica che la scuola non poteva finanziare [segue] https://t.co/9qCphAQmE7
— Giulia Pompili (@giuliapompili) November 14, 2018