In Alabama e West Virginia sono stati approvati due emendamenti contro l’aborto
Tra le molte elezioni locali che si sono tenute il 6 novembre negli Stati Uniti – oltre a quelle di metà mandato – in Alabama, West Virginia e Oregon si è votato per inserire nelle costituzioni degli stati degli emendamenti contro l’aborto. In Alabama e West Virginia sono stati approvati, mentre in Oregon l’emendamento è stato respinto.
In Alabama il nuovo emendamento riconosce e sostiene «la santità della vita prima della nascita e i diritti dei bambini non ancora nati, il più importante dei quali è quello alla vita». Dice anche che lo stato «non protegge il diritto all’aborto» e non richiede finanziamenti per l’interruzione di gravidanza. Altri stati avevano approvato emendamenti simili, ma l’emendamento dell’Alabama non prevede eccezioni per l’incesto, lo stupro o se la vita della donna è in pericolo. L’emendamento approvato in West Virginia dice che «non esiste un diritto costituzionale all’aborto».
L’aborto rimarrà comunque legale in entrambi gli stati, come previsto dalla sentenza della Corte Suprema federale conosciuta come Roe v. Wade, ma gli emendamenti (oltre ad avere un peso politico e simbolico) pongono le basi per limitare in modo significativo l’accesso all’interruzione di gravidanza qualora la sentenza Roe v. Wade venisse rovesciata o superata. I sostenitori e le sostenitrici dei diritti riproduttivi sono poi preoccupati che i due emendamenti siano un ulteriore passo per approvare nuove restrizioni alle donne che possono e vogliono accedere a un aborto sicuro.
In Oregon, l’emendamento proposto avrebbe proibito l’accesso ai fondi pubblici per l’aborto, con alcune eccezioni come l’incesto. Gli elettori e le elettrici lo hanno però respinto. La modifica avrebbe significato che i dipendenti pubblici e le persone che hanno accesso al programma federale gratuito Medicaid non avrebbero potuto ottenere le coperture per l’interruzione di gravidanza.