Il Reno è in secca
I livelli dell'acqua non erano così bassi dal 2003: stanno emergendo vecchi ordigni e relitti, e ci sono gravi conseguenze per l'economia tedesca
A ottobre il livello dell’acqua del Reno – il fiume che attraversa la Svizzera, la Germania, la Francia e i Paesi Bassi prima di sfociare nel Mare del Nord – ha raggiunto il record minimo di profondità degli ultimi quindici anni a causa della siccità prolungata e dell’assenza di pioggia. Alla fine di ottobre il livello dell’acqua presso Emmerich, una cittadina nella regione tedesca della Renania Settentrionale-Vestfalia al confine con i Paesi Bassi, è sceso a 17 centimetri; nel canale artificiale – scavato in mezzo al fiume per permettere alle imbarcazioni più pesanti di passare – la profondità era di circa un metro e mezzo, invece che di 2,80 metri.
Il livello d’acqua del Reno non era mai stato così basso dal 2003, quando il livello dell’acqua aveva raggiunto il livello minimo mai registrato di 35 centimetri a Oberwinter un paesino sul fiume a pochi chilometri da Bonn. Per la sua posizione strategica – il Reno collega la più grande zona industriale tedesca al Belgio, ai Paesi Bassi e al Mare del Nord – il Reno è considerato il fiume più importante della Germania: circa l’80 per cento dei 223 milioni di tonnellate di beni che ogni anno vengono trasportate via fiume in Germania viaggia sul Reno. A causa dell’acqua bassa, però, le navi non possono essere caricate al pieno della loro capacità e molte compagnie di spedizioni hanno dovuto sospendere i viaggi e spostare i trasporti via terra, quando possibile.
Molti distributori di benzina sono rimasti senza rifornimenti perché le cisterne che arrivavano dai porti dei Paesi Bassi non possono più attraversare il fiume. Durante l’estate la grande società chimica tedesca BASF ha dovuto diminuire la produzione in uno dei suoi impianti perché i livelli del Reno, la cui acqua viene utilizzata nei processi di raffreddamento, erano troppo bassi. Circa la metà dei traghetti fluviali ha smesso di funzionare e le compagnie che organizzano crociere sul Reno sono costrette a trasportare i propri passeggeri con l’autobus per una parte del tragitto. Al momento non è ancora quantificabile il danno per l’economia tedesca, ma il costo del trasporto via fiume, concesso solo alle imbarcazioni più piccole, ora è quasi quadruplicato. L’acqua bassa è un problema anche per la preservazione della fauna locale: secondo BBC migliaia di pesci sono morti nella parte svizzera del Reno a causa del caldo e dei bassi livelli di ossigeno.
In una delle città principali della Vestfalia, a Colonia, dove a fine ottobre l’acqua era alta appena 70 centimetri, è stata ritrovata una bomba inesplosa risalente alla Seconda guerra mondiale fino a quel momento inabissata nel fiume, mentre in Renania-Palatinato sono stati ritrovati tre ordigni pieni di acido clorosolfonico, una sostanza che a contatto con l’aria o con l’acqua diventa tossica (la Germania occidentale è stata bombardata ripetutamente dagli aerei alleati a partire dal 1942 e molte bombe inesplose si trovano ancora sul territorio del paese). A Emmerich, invece, ora è visibile sulla spiaggia il relitto del vascello olandese “De Hoop”, affondato vicino al confine con i Paesi Bassi nel 1895.
La portata d’acqua del Reno non dipende solo dalle precipitazioni, che sono state estremamente scarse quest’anno, ma anche dalle enormi riserve d’acqua dei ghiacciai delle Alpi e dal bacino del Lago di Costanza, al confine con la Svizzera, che alimentano i tratti superiori del Reno. A causa del cambiamento climatico, però, le riserve d’acqua stanno progressivamente diminuendo e secondo un esperto del centro di ricerca “Potsdam-Institut für Klimafolgenforschung” questi episodi «estremi capiteranno sempre più spesso».