L’ex calciatore Vincenzo Iaquinta è stato condannato in primo grado a due anni di carcere

(Valerio Pennicino/Getty Images)
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L’ex calciatore Vincenzo Iaquinta è stato condannato in primo grado a due anni di carcere nel processo per ‘ndrangheta noto come «Aemilia», il più grande per mafia nel Nord Italia. Le agenzie parlano di una «condanna per reati di armi». Suo padre, Giuseppe Iaquinta, è stato condannato a 19 anni per associazione mafiosa. Il Corriere della Sera ha scritto che «padre e figlio se ne sono andati dall’aula del tribunale di Reggio Emilia urlando “vergogna, ridicoli” mentre era ancora in corso la lettura del dispositivo».

Iaquinta, originario di Crotone, si è ritirato dal calcio professionistico nel 2013 dopo aver trascorso la maggior parte della sua carriera nell’Udinese, dal 2000 al 2007, e nella Juventus, dal 2007 al 2012. È stato anche uno degli attaccanti della Nazionale dal 2005 al 2010 e fece parte della squadra campione del mondo nel 2006.