La Corte Suprema del Pakistan ha annullato la condanna a morte per una donna accusata di blasfemia
La Corte Suprema del Pakistan ha annullato la condanna a morte per Asia Bibi, una donna cristiana accusata di blasfemia al centro di un caso di cronaca giudiziaria molto seguito. Nel 2010 Bibi era stata accusata di avere insultato il profeta Maometto durante un litigio con alcuni vicini di casa avvenuto l’anno precedente. Bibi ha sempre sostenuto la propria innocenza in questi otto anni, trascorsi per lo più in isolamento. I magistrati hanno deciso che Bibi può essere liberata subito dalla prigione di Sheikupura, nei pressi di Lahore, perché l’accusa ha fallito nel dimostrare “oltre ogni ragionevole dubbio” la colpevolezza di Bibi. La decisione ha portato a diverse proteste di piazza, organizzate soprattutto dai sostenitori di pene più severe per chi commette atti contro l’islam.