Il corpo di Khashoggi è stato distrutto, dice la Turchia
È stato un omicidio "premeditato", ha detto il procuratore turco che si sta occupando delle indagini sulla morte del giornalista saudita
L’ufficio del procuratore turco che si sta occupando della morte di Jamal Khashoggi ha detto che il giornalista e dissidente saudita è stato strangolato poco dopo essere entrato nel consolato saudita di Istanbul, il 2 ottobre, e che il suo corpo è stato fatto a pezzi e poi “distrutto”. La nota dell’ufficio del procuratore Irfan Fidan ha anche confermato che, come aveva già detto il presidente turco Recep Tayyip Erdoğan, l’omicidio è stato premeditato.
Il comunicato è importante, anche al di là dei dettagli, perché è il primo comunicato ufficiale in cui la Turchia parla della sparizione del corpo di Khashoggi, su cui Erdoğan non si era espresso. Finora la maggior parte delle informazioni erano arrivate da giornali considerati vicini al governo turco, e quindi fatte filtrare proprio dal governo, specie dal momento che in Turchia di fatto non esiste la libertà di stampa. Il 23 ottobre, nel discorso in Parlamento in cui aveva parlato dell’omicidio di Khashoggi, Erdoğan aveva chiesto all’Arabia Saudita di rivelare cosa ne era del suo corpo. Molti giornalisti ed esperti di questioni turche spiegarono però che probabilmente Erdoğan aveva detto meno di quanto sapesse.
Nel comunicato l’ufficio del procuratore ha anche detto che la collaborazione con Saud al-Mujeb, il procuratore mandato dall’Arabia Saudita per occuparsi della questione, non è servito a molto: «Nonostante tutte le nostre buone intenzioni e i nostri sforzi per scoprire la verità, gli incontri [durati tre giorni] non hanno portato a nessun risultato concreto». Il New York Times ha scritto che Saud al-Mujeb è ora in viaggio per tornare in Arabia Saudita.
La Turchia ha detto di voler collaborare con l’Arabia Saudita e con altri stati alle indagini sulla morte di Khashoggi. L’Arabia Saudita ha cambiato molte versioni: prima aveva detto che Khashoggi era uscito dal consolato regolarmente, poi dopo molti giorni aveva detto che Khashoggi era morto nel consolato in seguito a una rissa, e non ha mai detto dov’è il suo cadavere. Il regime ha fatto arrestare 18 persone e il 24 ottobre Mohammed bin Salman, il potente principe ereditario conosciuto anche come MbS, accusato da molti di aver ordinato di uccidere Khashoggi, ha detto: «L’incidente è stato molto doloroso per tutti i sauditi. È un incidente senza giustificazione». Un giorno prima MbS aveva incontrato Salah Khashoggi, figlio di Jamal. La Turchia ha chiesto l’estradizione delle persone arrestate, ma ci sono pochissime possibilità che il regime saudita accetti questa richiesta.