Sono state chiuse le indagini sul caso CONSIP ed è stata chiesta l’archiviazione per Tiziano Renzi, scrive il Fatto Quotidiano
Il Fatto Quotidiano ha scritto che la procura di Roma ha chiuso le indagini sul caso CONSIP, un presunto caso di corruzione che riguarda un imprenditore napoletano, alcuni dirigenti della società che si occupa di gran parte degli acquisti della pubblica amministrazione (la CONSIP), Tiziano Renzi, padre dell’ex presidente del Consiglio Matteo Renzi e il ministro dello Sport Luca Lotti, anche lui molto vicino a Renzi.
Secondo il Fatto Quotidiano, la procura ha chiesto l’archiviazione per Tiziano Renzi, che era stato indagato per l’accusa di traffico di influenze, mentre – tra gli altri –rischiano di andare a processo Luca Lotti per l’accusa di favoreggiamento, l’ex comandante dei Carabinieri Tullio Del Sette per rivelazione di segreto d’ufficio, il generale dei Carabinieri Emanuele Saltalamacchia per favoreggiamento e l’imprenditore napoletano Carlo Russo per millantato credito. Nel filone di indagini che riguardava invece alcuni carabinieri del NOE accusati di aver travisato volontariamente alcuni elementi dell’indagine per aggravare la posizione di Tiziano e Matteo Renzi, sembra che siano rimaste le accuse di depistaggio, falso e rivelazione di segreto d’ufficio per Gianpaolo Scafarto e di depistaggio per l’ex colonnello dei Carabinieri Alessandro Sessa.