L’Irlanda vota sulla blasfemia
Un referendum propone di eliminare la parte di Costituzione che la vieta, nello stesso giorno in cui si vota per scegliere il nuovo presidente
Domani, venerdì 26 ottobre, in Irlanda ci sarà un referendum sulla blasfemia. Gli abitanti di uno dei paesi più cattolici del mondo voteranno per decidere se modificare la parte della Costituzione irlandese secondo la quale la blasfemia è un reato. Sempre domani in Irlanda si voterà anche per eleggere un nuovo presidente: il favorito è il presidente uscente Michael D Higgins, del Partito Laburista.
Il referendum sulla blasfemia sta però facendo parlare più del voto presidenziale: perché arriva dopo quello di maggio, che ha rimosso il divieto di aborto, e dopo che nel 2015 furono approvati i matrimoni tra persone dello stesso sesso. In Irlanda non c’è una condanna per blasfemia dal 1855, ma ciclicamente se ne riparla. Nel 2015 l’attore Stephen Fry fu denunciato alla polizia per aver fatto alcuni commenti su Dio in un’intervista. Al conduttore che gli chiese cosa avrebbe detto a Dio se avesse potuto incontrarlo, Fry rispose: «Gli direi: come hai osato creare un mondo in cui c’è una tale pena che cade addosso alla gente senza colpa. Non è giusto. È profondamente, profondamente malvagio. Perché dovrei rispettare un Dio capriccioso, malevolo e stupido, che crea un mondo così pieno di ingiustizia e dolore?». I pubblici ministeri si erano rifiutati di perseguire il caso.
Nel referendum di venerdì, agli elettori sarà chiesto se sono favorevoli a cambiare la parte della Costituzione scritta nel 1937 che all’articolo 40 dice: «La pubblicazione o l’espressione di opere o di parole blasfeme, sediziose o indecenti, costituisce un reato punito dalla legge». Nel 2009 fu modificata la legge che regolamenta le multe per i casi di blasfemia: si stabilì un massimo di 25mila euro per multa e si estese la blasfemia anche alle altre religioni, e non solo al cristianesimo.
I più recenti sondaggi citati dal Guardian dicono che il 51 per cento delle persone è favorevole a una modifica della Costituzione, 19 per cento è contrario, il 25 per cento si dice ancora indeciso e il 4 per cento non voterà. Persino la Chiesa cattolica irlandese ha definito «abbondantemente obsoleta» la norma sulla blasfemia. I seggi chiuderanno alle 10 di sera.