Le foto dei grandi danni causati dall’uragano Michael
Ha distrutto centinaia di edifici e ha causato la morte di almeno 6 persone, un "livello di distruzione inimmaginabile" secondo il governatore della Florida
L’uragano Michael ha causato grandi danni e la morte di almeno 6 persone nel suo passaggio sugli Stati Uniti sud-orientali. La grande perturbazione ha raggiunto la costa nord-occidentale della Florida mercoledì 10 ottobre, portando piogge intense e forti venti per ore, prima di indebolirsi e proseguire verso la Georgia e il North Carolina. Nella sua fase di massima intensità, Michael ha raggiunto forza 4 (su 5), diventando uno dei più intensi uragani ad avere raggiunto gli Stati Uniti negli ultimi anni, con raffiche di vento sopra i 250 chilometri orari.
Il governatore della Florida, Rick Scott, ha detto che Michael ha lasciato dietro di sé un “livello di distruzione inimmaginabile”, con case divelte dalle fondamenta, strade semidistrutte, alberi e pali della rete elettrica abbattuti.
Nelle ore prima dell’uragano era stata disposta l’evacuazione di circa 370mila persone delle zone più a rischio, ma le ordinanze sono state ignorate da molti, che hanno preferito rimanere nelle vicinanze delle loro case per provare a proteggerle. Scott ha detto che le squadre di soccorso della Guardia Costiera sono state impegnate in una decina di recuperi di emergenza, che hanno interessato almeno 27 persone.
I danni più significativi sono stati registrati nei pressi di Mexico Beach, una delle prime città a essere raggiunte dall’uragano nel tardo pomeriggio (ora italiana) di mercoledì. Oltre ai forti venti e alle piogge, Michael ha causato un innalzamento del livello del mare lungo la costa, con ondate che hanno danneggiato numerosi edifici. I soccorritori hanno messo in salvo una ventina di persone, tra le centinaia che avevano deciso di rimanere in città e di non seguire le richieste di evacuazione.
Nella zona hanno subìto danni consistenti anche le città di Panama City e di Apalachicola. I danni alle strade, ostruite da alberi e pali della rete elettrica caduti, hanno reso complicata l’organizzazione dei soccorsi.
Molte zone sono inoltre rese inagibili dalla presenza di grandi quantità di detriti. Anche per questo le autorità locali consigliano agli sfollati di attendere prima di tornare verso le loro case, perché potrebbero esserci crolli inattesi o altri pericoli legati agli edifici danneggiati.
Quattro persone sono morte in Florida, una in Georgia e una nel North Carolina. Le cause sono stati incidenti legati alle piogge intense e al vento. Un uomo in Florida è stato travolto da un albero mentre era alla guida della sua automobile, mentre in Georgia una copertura di lamiera di un garage si è sollevata ed è andata a sbattere contro una roulotte, causando la morte di una ragazzina di 11 anni. Nel suo passaggio nel Centro America a inizio settimana, Michael aveva già causato la morte di almeno 13 persone.
Le immagini aree della costa nord-occidentale della Florida mostrano la grande estensione dei danni causati dall’uragano. Quasi un milione di edifici, tra abitazioni e uffici, è senza corrente elettrica tra Alabama, North Carolina, South Carolina, Georgia e Florida, dove ci sono anche oltre 6mila sfollati che hanno trovato riparo nei centri di accoglienza ed emergenza allestiti nell’entroterra.
Passando sopra la terraferma, Michael si è intanto indebolito, con venti che raggiungono i 70 chilometri orari. Secondo il Centro Nazionale per gli Uragani degli Stati Uniti, continuerà a portare piogge su Georgia e North Carolina per diverse ore, prima di spostarsi verso est e raggiungere nuovamente l’oceano.