Il Papa ha accettato le dimissioni dell’arcivescovo Wuerl, accusato di aver insabbiato casi di abusi sessuali nella Chiesa cattolica
Papa Francesco ha accettato le dimissioni dell’arcivescovo di Washington DC, Donald Wuerl, da mesi criticato per come aveva gestito casi di abusi sessuali all’interno della Chiesa cattolica quando era arcivescovo di Pittsburgh. Lo scorso agosto la Corte Suprema della Pennsylvania aveva pubblicato un rapporto in cui accusava la Chiesa di aver insabbiato gli abusi sessuali commessi da più di trecento preti nel corso di 70 anni, convincendo le vittime a non denunciare le molestie subite e le forze dell’ordine a non investigare. Nel rapporto il nome di Wuerl compare più di 200 volte.
Wuerl aveva già presentato le dimissioni al compimento dei 75 anni, due anni fa, come vuole la prassi; il Papa le aveva però rifiutate. Ora manterrà il titolo di cardinale e resterà in carica fino alla nomina di un nuovo successore. Ha commentato la decisione del Papa dicendo che la nuova guida della diocesi «permetterà ai fedeli, religiosi e laici, di concentrarsi sulla guarigione e sul futuro. Permette alla chiesa locale di andare avanti. Chiedo di nuovo scusa per gli errori del passato, e chiedo di nuovo perdono». Papa Francesco gli ha inviato una lettera in cui giustifica il suo comportamento e lo difende dalle accuse, dicendo che avrebbe fatto semplicemente degli errori. Conclude dicendo: «La tua nobiltà ti ha portato a non scegliere di difenderti in questo modo. Per questo sono fiero di te e ti ringrazio».