La donna che ha testimoniato contro Brett Kavanaugh sta ricevendo «incessanti minacce di morte» e non può tornare a casa
Due settimane fa Christine Blasey Ford aveva testimoniato contro Brett Kavanaugh, il candidato dei Repubblicani a giudice per la Corte Suprema americana, davanti alla commissione Giustizia del Senato, a Washington DC. Ford aveva raccontato che Kavanaugh avrebbe tentato di violentarla nel 1982 a una festa, quando lei aveva 15 anni e lui 17; da quel momento altre due donne hanno raccontato di essere state molestate o stuprate da Kavanaugh.
Durante queste due settimane Kavanaugh è stato confermato nell’incarico a vita di giudice della Corte Suprema, mentre Ford si trova bloccata a Washington e non è riuscita a tornare a casa sua in California a causa delle «incessanti minacce di morte» che sta ricevendo. Domenica la sua avvocata Debra Katz ha detto che «passerà del tempo prima che la sua famiglia possa tornare a casa. Le minacce sono senza fine. È deplorevole e fa molta paura»; ha anche aggiunto che Ford sta ricevendo molte lettere di sostegno e incoraggiamento per la sua testimonianza.
Dr. Christine Blasey Ford's attorneys tell @kasie that Ford is still not living at home and can't for "quite some time."
She is still receiving "unending" death threats. pic.twitter.com/u6W5CmW0v8
— Way Too Early with Jonathan Lemire (@WayTooEarly) October 7, 2018