Facebook vuole entrarci in casa con Portal
Chi non vorrebbe intorno un affare con videocamera e microfono sempre accesi e collegati al social network?
Facebook ha presentato Portal e Portal+, due nuovi dispositivi da tenere in casa per effettuare videochiamate con i propri amici attraverso il social network. I due prodotti hanno funzioni simili, ma come suggeriscono i loro nomi sono disponibili in due diversi formati: uno con schermo più grande, che può essere orientato sia in verticale sia in orizzontale, e un altro più piccolo con display fisso. Oltre alle videochiamate, Portal e Portal+ possono essere utilizzati per ascoltare musica tramite Spotify, visualizzare fotografie e video, accedere ai servizi offerti da Alexa, l’assistente per la casa di Amazon.
Presentando i suoi nuovi prodotti, Facebook ha messo in evidenza soprattutto la funzione per le videochiamate. Portal e Portal+ hanno una videocamera ad alta definizione, che riconosce i volti dei propri interlocutori, e li segue quando si spostano nella stanza in cui si trovano, in modo da non farli finire fuori dall’inquadratura.
Molti potrebbero non sentirsi a proprio agio con un dispositivo dotato di videocamera fisso in casa e sempre collegato a Internet: per questo Portal e Portal+ hanno una clip da inserire sull’obiettivo per bloccare l’inquadratura; c’è inoltre un tasto per scollegare fisicamente la videocamera dall’alimentazione elettrica e per fare altrettanto con il microfono.
Per ora Portal e Portal+ saranno venduti solo negli Stati Uniti, rispettivamente al prezzo di 199 e 349 dollari. È uno dei primi prodotti a essere fisicamente prodotti e venduti da Facebook, se si escludono i visori per la realtà virtuale della sua società controllata Oculus.
Facebook ha annunciato Portal e Portal+ con discrezione, senza grandi eventi stampa o particolari promozioni. Per ora la società intende sperimentare il nuovo sistema e vedere come sarà recepito dagli utenti. Da un paio di anni Facebook soffre di una crescente sfiducia da parte dei propri iscritti, a causa delle vicende legate alle interferenze russe nelle presidenziali statunitensi del 2016, al caso di Cambridge Analytica, alla recente falla di sicurezza che ha riguardato i dati personali di almeno 50 milioni di iscritti al social network e più in generale per la scarsa attenzione mostrata dall’azienda e dal suo CEO, Mark Zuckerberg, ai temi della privacy. Tutti questi fattori potrebbero incidere sensibilmente sulle sorti di Portal e Portal+, e più in generale sui piani di Facebook di diventare più presente nelle case dei suoi iscritti.