Di Maio è andato un po’ in crisi per le domande di una giornalista a Berlino
L'inviata di Repubblica Tonia Mastrobuoni lo ha incalzato dopo alcune sue affermazioni vaghe, ma le risposte non sono diventate meno vaghe
Il ministro del Lavoro e dello Sviluppo economico Luigi Di Maio, capo politico del Movimento 5 Stelle, ha risposto in modo un po’ confuso alle domande della corrispondente di Repubblica da Berlino, Tonia Mastrobuoni, che chiedeva spiegazioni sui primi effetti sui mercati della Nota di aggiornamento del DEF presentata la settimana scorsa dal governo.
Di Maio – che si trovava a Berlino per incontrare alcuni esponenti del governo tedesco e stava parlando con alcuni giornalisti italiani – stava dicendo che i diritti sociali secondo lui «sono stati smantellati e immolati sull’altare del dio deficit, del dio spread, del dio denaro». Mastrobuoni ha fatto presente che i mercati non sono entità astratte: «sono tanti italiani che hanno un titolo di stato nelle loro tasche, sono tanti investitori grandi, sono fondi pensione che pensano al futuro dei loro assistiti» e che a loro il governo doveva risposte concrete.
Di Maio a quel punto ha cominciato a parlare di un’intervista critica con il governo italiano del presidente del Fondo europeo di stabilità finanziaria Klaus Regling, poi ha accusato la Commissione europea di aver agito per fare salire lo spread dei titoli di stato italiani e mettere in crisi il governo, e poi ha detto che «se si mette in contrapposizione il mercato con i diritti dei cittadini il mercato perde sicuro». Forse un po’ stupita dalla vaghezza della risposta, Mastrobuoni ha chiesto ulteriori spiegazioni: Di Maio ha tagliato corto dicendosi sicuro che le istituzioni europee sapranno apprezzare il valore della manovra economica del governo italiano.