È stato identificato il secondo sospettato del tentato omicidio di Sergei Skripal
Si chiama Alexander Yevgenyevich Mishkin ed è un medico che lavora per l'intelligence militare russa: l'ha scoperto il sito Bellingcat
Il sito Bellingcat ha scoperto la vera identità del secondo uomo sospettato di avere avvelenato l’ex spia russa Sergei Skripal a Salisbury, in Inghilterra, lo scorso 4 marzo. L’uomo, entrato nel Regno Unito con un documento che lo identificava come “Alexander Petrov”, si chiama in realtà Alexander Yevgenyevich Mishkin ed è un medico militare che lavora per l’intelligence militare russa, più conosciuta con la sigla Gru. Un’altra inchiesta di Bellingcat, realizzata insieme al sito russo The Insider, aveva già identificato l’altro uomo sospettato di avere tentato di uccidere Skripal e sua figlia Yulia: si chiama Anatoliy Chepiga, appartiene anche lui al Gru e in passato era stato insignito della più alta onorificenza nazionale russa, la medaglia di Eroe della Federazione Russa.
Alexander Mishkin, scrive Bellingcat, è nato il 13 luglio 1979 a Loyga, una piccola cittadina della regione russa di Arcangelo, nel nord della Russia europea. Studiò e si diplomò in una delle Accademie mediche militari russe e si addestrò per diventare un medico della Marina. Fu reclutato dal Gru nel 2010, anno in cui fu trasferito a Mosca e ricevette una seconda carta d’identità e un passaporto internazionale con il nome “Alexander Petrov”. Fino al 2014 la sua residenza risultava essere Khoroshevskoe Shosse 76B, ovvero l’indirizzo della sede del Gru. Dal 2011 e per diversi anni fece diversi viaggi in Ucraina e in Transnistria, territorio della Moldavia autoproclamatosi indipendente.
Bellingcat e The Insider hanno confermato l’identità di Alexander Mishkin parlando con diverse fonti vicine a Mishkin, sia a San Pietroburgo che nella sua città natale, a Loyga; hanno anche ottenuto una copia del passaporto autentico di Mishkin, emesso nel 2001 a San Pietroburgo; e hanno confermato che le facce di Alexander Mishkin e Alexander Petrov appartengono alla stessa persona. Il rapporto completo sull’inchiesta verrà pubblicato martedì alle 14 ora italiana.
Fin dai giorni successivi al tentato omicidio di Skripal e sua figlia, il governo russo aveva negato qualsiasi coinvolgimento nel tentato omicidio di Skripal e di sua figlia e aveva definito “paranoia” le accuse che gli erano state rivolte da diversi governi europei, tra cui quello britannico. Il 12 settembre il presidente russo Vladimir Putin aveva ribadito il concetto. Le ultime indagini svolte nel Regno Unito e le inchieste giornalistiche realizzate da Bellingcat e The Insider dimostrano però il coinvolgimento del Gru nell’avvelenamento di Skripal, e rivelano come il governo russo abbia mentito ripetutamente sull’intera vicenda.