James P. Allison e Tasuku Honjo hanno vinto il Nobel per la Medicina
Due immunologi – uno statunitense e uno giapponese – sono stati premiati per le loro scoperte nel campo delle terapie contro il cancro
Gli immunologi James P. Allison, statunitense, e Tasuku Honjo, giapponese, hanno ricevuto il premio Nobel per la Medicina o la Fisiologia per le loro scoperte nel campo delle terapie contro il cancro attraverso le manipolazioni del sistema immunitario dei pazienti. Allison ha studiato una proteina che funziona da freno per il sistema immunitario: agendo su quella proteina si “libera” quel freno e si permette al sistema immunitario di attaccare le cellule tumorali. Anche Honjo ha scoperto una simile proteina, ma che funziona in modo leggermente diverso.
Le scoperte di Allison e Honjo – che hanno sempre lavorato separatamente – hanno permesso di affiancare alle terapie contro il cancro basate sulla chirurgia, la chemioterapia e le radiazioni, un quarto tipo di terapie che sfruttano le capacità del sistema immunitario e che si sono dimostrate molto efficaci. Secondo le motivazioni del premio, le loro scoperte hanno «rivoluzionato» le terapie per il trattamento del cancro e hanno radicalmente cambiato il modo in cui si guarda a questa malattia.
This year’s #NobelPrize constitutes a landmark in our fight against cancer. The discovery made by the two Medicine Laureates takes advantage of the immune system’s ability to attack cancer cells by releasing the brakes on immune cells. pic.twitter.com/2mppP3NT19
— The Nobel Prize (@NobelPrize) October 1, 2018
Per tutto il XX secolo i ricercatori hanno cercato di sfruttare l’azione del sistema immunitario per combattere il cancro, ma senza successo. La proprietà fondamentale del sistema immunitario è la capacità di discriminare il “sé” dal “non sé” in modo che batteri invasori, virus e altri pericoli possano essere attaccati ed eliminati. Le cellule T, un tipo di globuli bianchi, sono la chiave in questa difesa. Le cellule T hanno recettori che si legano a strutture riconosciute come non sé, innescando la risposta del sistema immunitario. Tuttavia perché si inneschi una risposta immunitaria completa sono necessarie proteine aggiuntive che agiscono come acceleratori dell’azione delle cellule T attraverso lo “sblocco” di alcune molecole sulla loro superficie, che ne limitano l’attività.
[…] Negli anni novanta, Allison dimostrò che una specifica proteina presente solo sulle cellule T inattive, chiamata CTLA-4, è responsabile della loro ridotta attivazione, e successivamente è riuscito a sviluppare un anticorpo anti-CTLA-4 che, iniettato in topi con un cancro, ha portato alla remissione del tumore.
Nonostante lo scarso interesse dell’industria farmaceutica, Allison continuò a impegnarsi per trasformare la strategia in una terapia applicabile agli esseri umani. Diversi gruppi di ricerca hanno quindi ottenuto risultati promettenti, e nel 2010 un importante studio clinico ha dimostrato effetti sorprendenti in pazienti con melanoma avanzato, un tipo di cancro della pelle.
Parallelamente, nel 1992 Tasuku Honjo scoprì un’altra proteina espressa sulla superficie delle cellule T, chiamata PD-1, che – come dimostrò successivamente con una serie di eleganti esperimenti, agiva anch’essa da freno delle cellule T, ma attraverso un meccanismo differente. Lo sblocco di PD-1 si è dimostrato una strategia promettente nella lotta contro il cancro in esperimenti su animali, e nel 2012 un importante studio ha dimostrato una chiara efficacia nel trattamento di pazienti con diversi tipi di cancro, portando ad una remissione a lungo termine e a una possibile cura anche in malati con cancro metastatico.
James P. Allison, nato in Texas nel 1948, è un professore all’Anderson Cancer Center dell’università di Houston, in Texas, ed è un membro della Parker Institute for Cancer Immunotherapy. Tasuku Honjo, nato nel 1942 a Kyoto, in Giappone, è un professore dell’università di Kyoto. Poco dopo la notizia del premio Nobel, Honjo ha diffuso una foto scattata con i suoi studenti.
Just in! Nobel Laureate Tasuku Honjo, surrounded by his team at Kyoto University, immediately after hearing the news that he had been awarded the 2018 #NobelPrize in Physiology or Medicine. pic.twitter.com/8TdlnXiSLe
— The Nobel Prize (@NobelPrize) October 1, 2018