Un’attivista egiziana è stata condannata a due anni per aver diffuso un video in cui parlava di molestie sessuali
L’attivista egiziana Amal Fathy, moglie del consulente legale della famiglia di Giulio Regeni, è stata condannata a due anni di carcere per aver condiviso su internet un video in cui, tra le altre cose, accusava il governo di non difendere le donne che subiscono molestie sessuali. Fathy, che è stata condannata per aver diffuso notizie false, fa parte del “Movimento 6 aprile”, che nel 2011 si impegnò per far dimettere l’allora presidente Hosni Mubarak. Il suo avvocato ha fatto sapere che farà appello contro la decisione, che prevede anche il pagamento di 10mila sterline egiziane. Fathy fu arrestata a maggio, pochi giorni prima dell’arrivo in Egitto del sostituto procuratore della procura di Roma, Sergio Colaiocco, che sta seguendo il caso dell’uccisione di Giulio Regeni.