La Borsa di Milano è in forte calo e lo spread è cresciuto parecchio, dopo l’aggiornamento del DEF approvato dal governo
All’apertura della Borsa di Milano di venerdì lo FTSE MIB, il suo principale indice, è risultato il peggiore d’Europa registrando un calo del 2,5 per cento; il settore che ha perso di più è quello bancario, dove i titoli di alcuni istituti sono calati fino al 7 per cento. Lo spread – cioè la differenza di rendimento tra i titoli di stato italiani e quelli tedeschi – ha aperto in rialzo a 261 punti base (erano 237 alla chiusura della Borsa di ieri), e intorno alle 10:30 ha raggiunto i 265 punti.
C’era una certa attesa per la reazione dei mercati dopo l’approvazione di giovedì sera in Consiglio dei ministri della nuova nota di aggiornamento del DEF, in cui ha prevalso la linea di Lega e Movimento 5 Stelle su quella più prudente del ministro dell’Economia Giovanni Tria: il governo ha deciso che il deficit – cioè la differenza tra quanto lo stato incassa e quanto spende, in breve – potrà essere del 2,4 per cento rispetto al PIL, un valore che potrebbe essere ritenuto non accettabile per gli investitori che acquistano il debito pubblico italiano e rigettato dalla Commissione europea. L’Italia, pur avendo già un enorme debito pubblico, ha deciso in sostanza che spenderà molti più soldi di quelli che incassa, prendendoli in prestito dai mercati internazionali.