La Federal Reserve ha di nuovo alzato i tassi di interesse
La Federal Reserve, la banca centrale degli Stati Uniti, ha alzato i tassi di interesse di un quarto di punto portandoli a un intervallo tra il 2 e il 2,25 per cento, dall’1,75-2 per cento. Questo è il terzo aumento dell’anno e l’ottavo dalla fine del 2015 quando la ex presidente della FED Janet Yellen decise di avviare l’aumento dei tassi per riportarli a un livello normale. La decisione è arrivata alla fine di due giorni di incontri del comitato di politica monetaria presieduto da Jerome Powell.
I tassi di interesse bassi, come quelli in vigore a partire dalla fine della crisi, si riflettono sulle banche che prendono denaro a prestito dalla banca centrale e sugli interessi che le banche applicano ai loro clienti: prendere denaro a prestito è più conveniente, c’è più denaro in circolo e quindi l’economia si riprende più rapidamente. Il problema è che tenere tassi bassi troppo a lungo rischia di generare delle “bolle speculative”, poiché con tassi molto bassi gli operatori del mercato cercano investimenti sempre più rischiosi per ottenere un buon rendimento. Inoltre rischia di privare una banca centrale di strumenti con cui stimolare l’economia se il paese viene colpito da una recessione mentre i tassi sono già al minimo.