Bill Cosby dovrà scontare da 3 a 10 anni di carcere
Il giudice lo ha definito un «violento predatore sessuale», dopo la condanna dello scorso aprile per violenze sessuali aggravate
L’attore statunitense Bill Cosby dovrà scontare una pena da 3 a 10 anni di carcere, per la condanna ricevuta lo scorso aprile per violenze sessuali aggravate al termine di un lungo processo molto seguito dai media. Il giudice lo ha definito un «violento predatore sessuale», ragione per cui dovrà sottoporsi a vita a una terapia psicologica e sarà inserito nel registro nazionale dei predatori sessuali. Un primo processo si era concluso con un “mistrial”, cioè un annullamento, perché la giuria non era riuscita a raggiungere un verdetto; il processo è stato ripetuto e in aprile Cosby è stato giudicato colpevole. Il procuratore aveva chiesto una sentenza dura «per via di chi è lui dietro la sua maschera, dietro il personaggio che ha alimentato per tutti questi anni e che ha usato per mietere vittime: ma nessuno è al di sopra della legge». Il suo avvocato difensore, invece, aveva chiesto una sentenza leggera perché «un uomo cieco di ottantuno anni e non autosufficiente non può essere considerato pericoloso».
Bill Cosby, che ha 81 anni, è famoso come comico e per il suo ruolo nella serie tv I Robinson. È stato condannato per una denuncia risalente al 2005. All’epoca una donna di nome Andrea Constand, una dipendente della Temple University che aveva conosciuto Cosby sul lavoro, lo accusò di averla drogata e violentata nella sua casa di Philadelphia l’anno precedente. Constand aveva raccontato che prima dell’aggressione sessuale che aveva portato alla denuncia aveva già dovuto respingere alcune proposte sessuali di Cosby, del quale era amica, ma che la sera dell’aggressione Cosby le aveva fatto ingerire delle pillole che l’avevano resa incapace di reagire. Nella sua dichiarazione, Constand (che aveva detto a Cosby di essere stressata e di avere problemi di insonnia) aveva anche dichiarato di aver creduto che le pillole fossero a base di erbe. Poco dopo averle prese, aveva spiegato di aver provato vertigini e nausea e di essersi sentita «come una gelatina». Aveva anche detto di essere consapevole che Cosby la stava accarezzando e penetrando con le dita, e di essersi sentita «congelata e paralizzata». Quando si era risvegliata Cosby le aveva rimesso a posto il reggiseno e le aveva offerto un muffin.
Nel 2005 le accuse non furono formalizzate perché il procuratore distrettuale non aveva ritenuto le prove sufficienti: in quell’occasione Cosby, sotto giuramento, aveva detto di aver avuto dei rapporti con la presunta vittima, ma che erano stati consensuali. Nel dicembre del 2015 il primo assistente del procuratore distrettuale della contea di Montgomery, Kevin Steele, aveva riaperto il caso dopo che erano emerse nuove informazioni sulla presunta aggressione. Negli ultimi anni molte altre donne, più di 50, hanno accusato Cosby di stupro e di violenze sessuali avvenute tra gli anni Ottanta e Novanta, ma soltanto le accuse di Constand sono state formalizzate e sono arrivate a processo: la sentenza di oggi riguarda solo il caso di Constand.
I capi di accusa, tutti per molestie sessuali aggravate, per cui Cosby è stato condannato sono tre: aver penetrato la donna che l’ha denunciato con una parte del suo corpo senza consenso, averla penetrata mentre lei era incosciente e averle somministrato delle droghe o altre sostanze in modo da neutralizzare ogni forma di resistenza. Cosby ora andrà direttamente in prigione perché il giudice gli ha negato la possibilità di pagare una cauzione in attesa dell’appello che i suoi avvocati faranno contro la sentenza.
Durante il processo a Cosby hanno testimoniato cinque donne oltre a Constand. La difesa dell’attore ha però messo in discussione le loro motivazioni e ha definito Constand una «bugiarda patologica». Nelle loro argomentazioni conclusive, gli avvocati di Cosby hanno anche incoraggiato i giurati (sette uomini e cinque donne) a non fare di Cosby un capro espiatorio, spiegando che il caso era basato su una serie di “assurdità” di cui «al momento il nostro paese è pieno».