Cosa sappiamo sul naufragio nel lago Vittoria
I morti sono saliti a 170 ma un uomo è stato trovato vivo dopo due giorni sott'acqua: è sopravvissuto grazie a una bolla d'aria
Il numero dei morti nel naufragio del traghetto MV Nyerere, che si era ribaltato giovedì nel lago Vittoria, in Tanzania, sono saliti a 170 ma straordinariamente oggi un uomo è stato trovato vivo sotto il relitto: era rimasto all’interno di una bolla d’aria. Per tutta la giornata di ieri sono andate avanti le operazioni di soccorso dopo che giovedì 40 persone erano state messe in salvo. Non si sa con esattezza quanti passeggeri fossero sul traghetto, dato che tra i morti c’è anche il bigliettaio e il registratore di cassa non è stato trovato. Si pensa che fossero almeno trecento, nonostante la capacità massima dell’imbarcazione, secondo i giornali locali, fosse di cento persone. Nel frattempo il presidente della Tanzania John Magufuli ha ordinato l’arresto degli amministratori della linea di traghetti che gestisce il MV Nyerere.
Per ora non si sa nemmeno perché il traghetto si sia capovolto: l’ipotesi iniziale è che l’imbarcazione fosse in cattive condizioni ed eccessivamente carica di passeggeri. Il lago Vittoria è il più grande dell’Africa – è più esteso della Svizzera – e ha spesso acque agitate: eppure capita di frequente che i traghetti che lo attraversano siano sovraffollati e sovraccarichi, e gli incidenti non sono rari. Il più grave avvenne nel 1996, quando nel naufragio dell’MV Bukoba morirono 800 persone. Naufragi del genere causano molte morti perché la maggior parte delle persone che vive nella regione intorno al lago non sa nuotare, e perché spesso i traghetti sono sprovvisti di giubbotti salvagente.
Si pensa che l’MV Nyerere fosse sovraffollato perché giovedì era giorno di mercato: inoltre era carico di sacchi di mais, banane e cemento, dato che veniva usato anche per il trasporto di merci. Il traghetto era partito da Bugorora, sull’isola Ukerewe, la più grande del lago, e si è capovolto a 50 metri dal molo dell’isola Ukora, dove era diretto. Secondo una primissima ricostruzione dell’incidente, la barca si sarebbe capovolta nel momento in cui, all’avvicinarsi al molo d’arrivo, molti passeggeri si sono spostati su un lato del traghetto, facendolo sbilanciare.
L’uomo sopravvissuto nella bolla d’aria all’interno del traghetto si chiama Alphonce Charahani ed è un ingegnere. Anche se è stato trovato vivo, le sue condizioni di salute sono gravi. I soccorritori avevano interrotto le ricerche di possibili dispersi prima di trovarlo, ma le hanno riprese dopo aver sentito dei rumori provenire dal traghetto semi-sommerso: era Charahani che cercava di farsi sentire dando dei colpi alla parete della cabina in cui si era chiuso.
Nell’annuncio televisivo in cui ha parlato degli arresti, il presidente tanzaniano Magufuli ha anche proclamato quattro giorni di lutto nazionale.