Le proteste contro Jimmy Morales, in Guatemala
L'ex comico e ora presidente del paese vuole sbarazzarsi dell'importante commissione contro la corruzione perché sta indagando su di lui, ma non sono tutti contenti
Il 2o settembre migliaia di persone hanno manifestato in Guatemala per chiedere le dimissioni di molti parlamentari e in particolare del presidente Jimmy Morales, ex comico televisivo eletto nel 2015. Le proteste sono iniziate dopo che Morales – che vinse le elezioni puntando sul cambiamento e su slogan come “Ni corrupto, ni ladrón”, “né un corrotto né un ladro” – ha deciso di non rinnovare la Commissione internazionale contro l’impunità in Guatemala (CICIG), un organo indipendente che, tra le tante cose, vigila contro la corruzione nel paese. Il mandato della CICIG, appoggiata dalle Nazioni Unite, scadrà nel 2019. Morlaes ha anche impedito a Ivan Velasquez, commissario a capo della CICIG, di rientrare in Guatemala.
Fino alla sua elezione, Morales era a favore della commissione, che aveva tra le altre cose indagato per corruzione e finanziamenti illeciti Otto Pérez Molina, un ex generale del regime militare che era stato presidente prima di Morales. Ha cambiato la sua posizione sulla CICIG dopo che lui stesso è stato indagato, insieme al suo partito (il Fronte di Convergenza Nazionale), per avere ad esempio nascosto alcune delle donazioni ricevute in campagna elettorale.