L’agenzia spaziale giapponese è in attesa di un segnale dai suoi robot da poco sganciati sull’asteroide Ryugu
La sonda Hayabusa-2 dell’agenzia spaziale giapponese JAXA ha sganciato due robot automatici (rover) per farli atterrare sull’asteroide Ryugu, intorno al quale viaggia nello Spazio profondo dallo scorso giugno. Saranno necessari uno o due giorni prima di avere una conferma sull’avvenuto atterraggio: nel caso di un esito positivo, i rover potranno esplorare l’asteroide, scattandogli fotografie e raccogliendo numerosi dati. I tecnici della JAXA sono piuttosto ottimisti e sperano che i due rover non abbiano mancato Ryugu, quando sono stati rilasciati dalla sonda a una distanza di circa 55 metri dall’asteroide.
Breathtaking… just breathtaking, don't you think? Go MINERVA II1 rovers! You’re on your way to #Ryugu … and I'm next! #hayabusa2 #asteroidlanding pic.twitter.com/NOsCL87YaT
— MASCOT Lander (@MASCOT2018) September 21, 2018
Se tutto sarà andato come previsto, Rover 1A e Rover 1B si sposteranno sulla superficie di Ryugu compiendo piccoli balzi. All’inizio di ottobre, saranno raggiunti da Mascot, un lander (cioè un robot che resta fermo in un punto una volta atterrato) sviluppato dall’Agenzia spaziale tedesca e da quella francese (DLR e CNES), e da Rover-2, realizzato da un team di lavoro coordinato dall’Università di Tokyo. Mascot scatterà fotografie, rileverà il campo magnetico e analizzerà la composizione dell’asteroide, mentre Rover-2 potrà anche rilevare le particelle di polvere che fluttuano sopra la superficie dell’asteroide.
[MINERVA-II1] Communication with MINERVA-II1 has currently stopped. This is probably due to the rotation to Ryugu, and MINERVA-II1 is now on the far side of the asteroid. We are currently working to confirm if there are images capturing the MINERVA-II1 landing. #asteroidlanding
— HAYABUSA2@JAXA (@haya2e_jaxa) September 21, 2018
I robot inviano i loro dati alla sonda Hayabusa-2, che a sua volta con antenne più potenti li trasmette verso la Terra a oltre 300 milioni di chilometri di distanza. Ryugu si trova infatti nella cosiddetta “fascia principale” degli asteroidi, tra Marte e Giove. L’esperimento più ambizioso riguarda proprio la sonda e prevede di prelevare alcuni campioni dalla superficie dell’asteroide e di riportarli sulla Terra per compiere analisi più accurate. Hayabusa-2 resterà nei paraggi di Ryugu fino alla fine del 2019 e dovrebbe poi tornare sulla Terra nel 2020. Una missione simile, OSIRIS_REx organizzata dalla NASA, è in viaggio da quasi due anni verso un altro asteroide per tentare qualcosa di analogo.