In Serie B non si capisce più niente
Sentenze e ricorsi che da mesi rimbalzano da un collegio all'altro sono arrivati a stabilire la riammissione in Serie B di una squadra che ha già iniziato la Serie C
Mercoledì il Collegio di garanzia del CONI ha stabilito la riammissione della Virtus Entella in Serie B, nonostante la stagione sia iniziata da tre turni e la squadra di Chiavari abbia già giocato una partita nel campionato di Serie C. La riammissione è stata determinata dopo che il Collegio di garanzia aveva decretato che la penalizzazione del Cesena di quindici punti per il caso delle plusvalenze fittizie non andasse inflitta in questa stagione — cosa peraltro impossibile, dato che il Cesena è fallito – bensì alla classifica dell’ultimo campionato di Serie B. Dopo il giudizio del Collegio di garanzia – il terzo e ultimo grado della giustizia sportiva – la classifica della passata stagione è quindi cambiata: la Virtus Entella, che con la penalizzazione ha superato il Cesena in classifica, non deve più ritenersi retrocessa. Questa è solo l’ultima conseguenza del groviglio fatto di ricorsi, appelli e sentenze che nelle ultime settimane ha coinvolto e bloccato la Serie B e la Serie C.
Le tante questioni in corso vanno avanti da luglio e nascono dal fatto che tre squadre teoricamente iscritte alla Serie B sono fallite nel corso dell’estate. A quel punto bisognava capire come rimpiazzarle, se con le squadre retrocesse dalla Serie B a fine stagione oppure con quelle finite ai primi posti della Serie C, a seconda delle graduatorie. Lo scorso 12 settembre il Collegio di garanzia del CONI sembrava aver messo fine alla confusione: aveva stabilito che le squadre partecipanti al campionato di Serie B sarebbero rimaste diciannove, escludendo quindi i ripescaggi per rimpiazzare le tre squadre fallite.
I ricorsi dei club in lizza per i ripescaggi erano stati giudicati inammissibili: Catania, Novara, Pro Vercelli, Ternana e Siena — le squadre che ancora oggi sperano in un ripescaggio — avevano comunque presentato ricorso al TAR del Lazio contro la decisione del Collegio di garanzia. La Lega Serie B però — legittimata dal pronunciamento del collegio — aveva ritenuto che non ci fosse nessuna certezza sul diritto delle squadre escluse a disputare la Serie B, e a fine agosto aveva quindi sorteggiato il calendario ufficializzando l’organico del campionato. Per il numero di società coinvolte nel caso e per la quantità di ricorsi presentati, la Serie B aveva scelto una soluzione rapida per evitare lo slittamento delle partite.
Nel frattempo sono iniziati sia il campionato di Serie B che i gironi di Serie C. Mercoledì il TAR ha di fatto smentito una sua precedente sentenza che accoglieva i ricorsi di Pro Vercelli e Ternana sui loro ripescaggi: ricorsi che se accolti avrebbero comportato con ogni probabilità la sospensione del campionato. Nella stessa giornata, Franco Frattini — ex ministro e presidente del Collegio del CONI – ha posticipato le date delle nuove udienze del collegio fissandole per il 28 settembre e per il primo ottobre. Il 26 settembre, però, il TAR del Lazio stabilirà se a pronunciarsi in maniera definitiva sulla questione dovrà essere il collegio o il Tribunale federale.
Come se non bastasse, l’ultima decisione del collegio (quella sulla Virtus Entella) ha messo in discussione anche la posizione del Chievo Verona, che gioca in Serie A ed è l’altra squadra coinvolta con il Cesena nel caso delle plusvalenze fittizie. Lo scorso 13 settembre il Chievo è stato multato e penalizzato di tre punti in classifica nella stagione in corso, a differenza del Cesena, che pur non esistendo più, ha subito una penalizzazione nella passata stagione. Con tre punti in meno nell’ultimo campionato di Serie A il Chievo non verrebbe retrocesso ma passerebbe comunque dalla tredicesima alla diciassettesima posizione. Intanto, per l’ufficialità della riammissione della Virtus Entella in Serie B e per la spiegazione delle complesse modalità con cui questa dovrebbe avvenire, si dovrà comunque attendere la conferma del commissario straordinario della FIGC Roberto Fabbricini.