Christopher Nolan e Paul Thomas Anderson vogliono cambiare le impostazioni delle nostre tv
Sono intervenuti contro il "soap opera effect" e si sono messi in contatto con chi produce le tv, per cambiare una cosa di cui alcuni non si accorgono e che ad altri dà molto fastidio
Gli importanti registi Christopher Nolan e Paul Thomas Anderson sono intervenuti contro il “soap opera effect“, un accorgimento che è stato introdotto da diversi anni nel modo in cui i televisori mostrano le immagini in movimento. Il “soap opera effect” è un’opzione che in molti televisori è attiva di default: serve a rendere le immagini più fluide. Il problema è che per alcuni rende le immagini fastidiose e per niente naturali: si chiama così perché crea un effetto che ricorda quello delle soap opera di qualche decennio fa, girate con telecamere di bassa qualità.
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L’effetto soap opera è una conseguenza del motion smoothing, l’ammorbidimento delle immagini. Esiste perché i televisori moderni hanno la tendenza a rendere le immagini un po’ sfuocate, specialmente nel caso in cui ci siano rapidi movimenti di macchina. Il motion smoothing serve per provare a rendere più fluido questo passaggio: torna molto utile per certe immagini, per esempio quelle di una partita di calcio, ma rende meno naturali le altre.
Negli ultimi anni alcuni registi hanno fatto notare il problema: Rian Johnson, regista di Looper e Star Wars: Gli ultimi Jedi, ha raccontato su Twitter che toglie l’opzione che abilita il motion smoothing da ogni tv che incontra. I fratelli Duffer, quelli di Stranger Things, invitarono tutti a fare la stessa cosa.
Ora Nolan e Anderson, due dei più famosi e influenti registi al mondo, fanno sul serio. Negli ultimi giorni Nolan ha mandato una mail a tutti i membri del Directors Guild of America, il sindacato dei registi statunitensi, per spiegare cosa intendono fare. Nella mail, Nolan scrive: «Cari colleghi registi, molti di voi hanno visto i loro lavori apparire su televisori che li mostravano diversi da come li avevano fatti». La mail prosegue spiegando che le grandi capacità dei televisori moderni dovrebbero essere meglio sfruttate per mostrate più fedelmente certi film rispettando «le intenzioni creative originali». Nolan spiega anche che lui e Anderson si sono messi in contatto, attraverso il consorzio UHD Alliance, con i produttori di televisori, per vedere cosa si più fare. Allegato alla mail c’era anche un breve questionario in cui i registi erano invitati a dire la loro opinione su alcune questioni tecniche relative all’effetto soap opera e ad altre impostazioni dei televisori che riguardano i colori e i fotogrammi. La mail finisce così: «Abbiamo la sensazione che ci sia davvero la possibilità di migliorare la situazione».