Di Battista: «La Lega restituisca il maltolto»
L'ex parlamentare del Movimento 5 Stelle ha detto che il partito di Salvini deve restituire i 49 milioni di euro (ma sostiene che tutti gli altri abbiano fatto peggio)
Alessandro Di Battista – ex parlamentare e uno dei più noti esponenti del Movimento 5 Stelle – ha espresso la sua opinione sulla storia dei 49 milioni di euro che la Lega deve restituire allo Stato in un’intervista condotta da Lilli Gruber e andata in onda lunedì sera a Otto e Mezzo, su La7.
Di Battista, che era in collegamento dal Guatemala, ha detto tra le altre cose «la Lega restituisca il maltolto», spiegando che Matteo Salvini non può parlare di «processo politico» e che i 49 milioni di euro «li deve restituire fino all’ultimo centesimo». Di Battista ha però aggiunto che secondo lui non c’è differenza tra i rimborsi usati illecitamente dalla Lega per fini personali e i rimborsi elettorali ottenuti e usati secondo quanto stabilisce la legge dagli altri partiti, dicendo sostanzialmente che chiunque abbia ottenuto rimborsi elettorali ha sottratto soldi ai cittadini italiani. Si comincia a parlare della questione dei 49 milioni intorno al settimo minuto:
La storia dei 49 milioni di euro riguarda il più grave scandalo che abbia coinvolto la Lega. Nel luglio del 2017 infatti il tribunale di Genova aveva condannato per truffa ai danni dello Stato il fondatore della Lega Nord, Umberto Bossi, e l’ex tesoriere del partito, Francesco Belsito, oltre a tre dipendenti del partito e due imprenditori. Il procedimento riguardava i rimborsi elettorali ricevuti dalla Lega – che allora si chiamava Lega Nord – tra il 2008 e il 2010, che erano stati utilizzati invece per spese personali.
Lo scandalo era nato nei primi mesi del 2012, quando Belsito venne indagato per la sua gestione dei rimborsi elettorali ricevuti dal partito, trasferiti in alcuni casi all’estero dove erano stati investiti in varie attività, tra cui l’acquisto di diamanti. La vicenda aveva portato alle dimissioni di Bossi dalla carica di segretario e alla sua condanna a 2 anni e 6 mesi. L’allora tesoriere del partito, Francesco Belsito, era stato condannato a 4 anni e 10 mesi. Dopo diversi passaggi giudiziari, il 6 settembre 2018 il Tribunale del Riesame di Genova ha accolto la richiesta della procura di poter procedere al sequestro di 49 milioni di euro a titolo di risarcimento per i rimborsi ingiustamente utilizzati.