Giuseppe Conte non parteciperà al colloquio per un posto all’università La Sapienza
Il presidente del Consiglio Giuseppe Conte ha detto giovedì sera che non parteciperà al colloquio per una cattedra di professore alla facoltà di legge dell’Università La Sapienza di Roma, che avrebbe dovuto sostenere lunedì prossimo.
La notizia del colloquio era stata data dal sito Politico.eu, che aveva visto dei documenti legati al colloquio e aveva ottenuto conferme da otto persone diverse sulla partecipazione di Giuseppe Conte, che prima di diventare presidente del Consiglio era professore di Diritto a Firenze. La partecipazione di Conte al concorso – avevano spiegato diversi giuristi – sarebbe stata contraria alla legge del 2010 che proibisce la partecipazione ai concorsi a persone che potrebbero trovarsi in conflitto di interessi.
In serata Conte ha chiarito la situazione dicendo che all’inizio dell’anno, quando ancora non sapeva che sarebbe diventato presidente del Consiglio, aveva fatto richiesta per essere trasferito dall’Università di Firenze alla Sapienza, visto che era residente a Roma e aveva un figlio piccolo. Nel frattempo – ha detto – la sua vita è cambiata e lui si è dimenticato dal concorso che comunque non ritiene, da giurista, in conflitto di interessi con la sua posizione. Conte ha assicurato che «gli impegni istituzionali mi impongono di riconsiderare questa posizione e lunedì non potrò partecipare per impegni pregressi»; e ci ha anche scherzato un po’ su: «certo l’idea è un po’ carina che un presidente vada a fare un colloquio di inglese dopo aver parlato con Trump».