Le foto di giovedì a Venezia
Il cast di "Capri-Revolution" con il regista Mario Martone, e David Cronenberg con il Leone d'oro alla carriera
Oggi a Venezia si è parlato soprattutto dei film in concorso: a certi festival capita invece, a volte, che si parli di quelli fuori concorso, magari perché hanno volti più celebri. I due film presentati oggi sono The Nightingale, della regista australiana Jennifer Kent, nota per l’horror Babadook, e Capri-Revolution di Mario Martone, il cui precedente film è Il giovane favoloso, del 2014. È stato presentato, fuori concorso, anche Ombra, un film cinese che è una reinterpretazione di Romanzo dei tre regni, un grande classico della letteratura cinese. E per finire, il regista canadese David Cronenberg ha ricevuto il Leone d’oro alla carriera.
The Nightingale è ambientato nel 1825 in Tasmania, l’isola a sud dell’Australia, e parla di una carcerata irlandese che fa un complicato viaggio per vendicarsi di un ufficiale britannico che ha fatto cose molto brutte alla sua famiglia. Durante il viaggio incontra un’aborigena, anche lei con un passato molto complicato.
Capri-Revolution è ambientato a inizio Novecento, poco prima dell’entrata in guerra dell’Italia. Parla della nota comune, abitata anche da alcuni intellettuali, che c’era in quel periodo a Capri. C’erano, tra gli altri, anche alcuni russi che sarebbero poi tornati in patria per la rivoluzione. Martone ha detto: «Il film prende spunto dalla comune che il pittore Karl Diefenbach creò a Capri all’inizio del Novecento. Nel film tutto viene rielaborato con la più totale libertà: l’azione si sposta più avanti, alla vigilia della Prima guerra mondiale, e il protagonista lascia la vecchia pelle del pittore spiritualista Diefenbach per tramutarsi in un giovane artista performativo, la cui filosofia deriva dai concetti che verranno elaborati molti decenni più avanti da Joseph Beuys. Di Diefenbach era interessante soprattutto la scelta di praticare l’arte dentro una radicale rivoluzione umana».