La procura di Agrigento ha contestato altri due reati al ministro dell’Interno Matteo Salvini
La procura di Agrigento ha contestato altri due reati al ministro dell’Interno Matteo Salvini, oltre ai tre di cui lo aveva già accusato in relazione al blocco della nave Diciotti. Salvini ora è accusato anche di sequestro di persona a scopo di coazione e di omissione di atti d’ufficio, oltre che di sequestro di persona, arresto illegale e abuso d’ufficio. I reati gli sono stati contestati poiché, secondo i magistrati, ordinando di bloccare la nave Diciotti nel porto di Catania e vietando ai 177 migranti a bordo di sbarcare, Salvini avrebbe commesso diversi atti illegali. Salvini è accusato di aver commesso i reati nell’esercizio delle sue funzioni di ministro, quindi la procedura che seguiranno le indagini sarà particolare e complessa.
La procura di Agrigento dovrebbe trasmettere nei prossimi giorni gli atti al tribunale dei ministri di Palermo, che avrà 90 giorni (prorogabili per altri 60) per condurre indagini. Se il tribunale deciderà che ci sono elementi sufficienti per proseguire, la procura di Agrigento sarà autorizzata a richiedere l’autorizzazione a procedere al Senato, la camera a cui appartiene Salvini, che potrà autorizzare o bloccare l’inizio dell’eventuale processo con un voto a maggioranza (qui avevamo spiegato tutta la procedura). Salvini ha detto che non chiederà al Senato di bloccare il processo, ma il Senato potrebbe ugualmente decidere di votare in maniera contraria.