Domani è un altro giorno
«A casa e lontano da tutto in uguale misura, il viaggiatore si fa largo fra cumuli di rifiuti e macerie finché non trova un po’ di pace. Si ferma, beve un chai lattiginoso all’angolo di una strada dove un mango cresce in un folle abbandono, le foglie che si insinuano fra architravi luridi e colonne cadenti. Ma non è mai davvero felice, perché ha in testa una cosa sola: la prossima tappa. È sempre in movimento: come per le palle da biliardo, anche per lui la quiete è solo momentanea. Ed è sempre solo, con l’unico conforto di un chiodo fisso: “Domani sarò da un’altra parte”».
Lawrence Osborne, The Naked Tourist (2006), pubblicato in Italia da Adelphi con il titolo Il turista nudo, nella traduzione di Matteo Codignola