La Serie B inizia con 19 squadre, poi chissà
Inizia venerdì con tre squadre in meno e i giocatori in stato di agitazione, ma a settembre il CONI potrebbe cambiare tutto
Dopo un’estate complicata che ha visto il fallimento di alcune grosse squadre, la nuova stagione del campionato di Serie B – che da quest’anno si chiamerà Serie BKT per ragioni commerciali – dovrebbe iniziare venerdì sera con l’anticipo della prima giornata tra Brescia e Perugia. “Dovrebbe” perché nonostante i calendari siano stati redatti e le squadre si stiano preparando all’esordio, la decisione della Lega Serie B di non rimpiazzare le tre squadre fallite – e giocare quindi un campionato a 19 squadre – ha creato delle divergenze tra la stessa lega, sostenuta dalla FIGC commissariata, e il sindacato dei calciatori (AIC), a cui si aggiungono le sei squadre attualmente in Serie C ancora in lizza per il ripescaggio.
Le vicende che hanno portato la Lega Serie B a ridurre il numero di partecipanti al campionato sono complesse e non ancora concluse. La riduzione è stata comunicata dal presidente della lega, l’avvocato Mauro Balata, lo scorso 10 agosto, in seguito alle esclusioni di Cesena, Bari e Avellino decise nelle settimane precedenti per motivi economici. La diminuzione delle squadre del campionato ha escluso quindi l’ipotesi di rimpiazzare le tre società mancanti con dei ripescaggi. La decisione è stata immediatamente contestata dal sindacato dei calciatori e dalle squadre che speravano nel ripescaggio. Il sindacato critica la diminuzione del numero di calciatori tesserati e la facilità con cui si è arrivati alla soluzione, che ha creato un precedente e potrebbe essere usata in futuro per risolvere situazioni simili. Le squadre in lizza per il ripescaggio, che attualmente sono sei (Novara, Catania, Siena, Ternana, Pro Vercelli e Virtus Entella), sostengono per motivi simili che un campionato a 19 squadre sia ingiustificato e violi le regole della lega. Il sindacato, in accordo con i capitani delle squadre, ha proclamato lo stato d’agitazione e chiede il rinvio delle prime partite.
La diminuzione delle squadre partecipanti è stata una conseguenza del groviglio di ricorsi, appelli e sentenze provenienti dai club in lizza per il ripescaggio. Secondo la graduatoria dei ripescaggi – i cui parametri sono stati modificati a fine campionato da una sentenza del Tribunale Federale – Catania, Novara e Siena avrebbero dovuto ricevere l’idoneità al ripescaggio al posto di Siena, Pro Vercelli e Ternana. Un pronunciamento del Collegio di Garanzia dello Sport – il terzo e ultimo grado della giustizia sportiva – aveva però sospeso i ripescaggi, rinviando il giudizio a settembre. La Lega Serie B, dal canto suo legittimata dal pronunciamento, ha ritenuto che non ci fosse nessuna certezza sul diritto delle squadre a disputare la Serie B e ha sorteggiato il calendario ufficializzando l’organico del campionato. Per il numero di società coinvolte nel caso e per la quantità di ricorsi in parte presentati e in parte solo annunciati, la Serie B ha dunque scelto una soluzione rapida per evitare lo slittamento delle partite (e ridimensionare un torneo che con 22 squadre era diventato lunghissimo e pieno di società in pessime condizioni finanziarie).
La questione tuttavia non è chiusa, perché il sindacato dei calciatori e le squadre di Serie C hanno annunciato di essere pronte a procedere per vie legali (l’AIC lo farebbe anche nei confronti dei club, i quali, per scongiurare lo sciopero dei calciatori, hanno fatto firmare un documento ai propri capitani). Inoltre il Collegio di Garanzia del CONI, presieduto dall’ex ministro Franco Frattini, il prossimo 7 settembre si esprimerà in via definitiva sull’ammissibilità dei ripescaggi. Se il collegio dovesse ritenerli ammissibili non è chiaro cosa succederà alla Serie B, che per quella data dovrebbe aver già disputato due giornate di campionato.
Intanto la FIGC ha ufficializzato il nuovo regolamento del campionato. In questa stagione a ogni giornata una squadra riposerà, visto che le partecipanti sono 19. Otterranno la promozione diretta in Serie A le prime due classificate ed eventualmente la terza, se il distacco dalla quarta supererà i 14 punti all’ultima giornata. In caso contrario la terza prenderà parte ai playoff con le squadre arrivate fino all’ottava posizione della classifica. Ci saranno infine quattro retrocessioni, così che il prossimo torneo possa disputarsi di nuovo con un numero pari di squadre. Le ultime tre retrocederanno direttamente in Serie C mentre la quartultima classificata verrà retrocessa direttamente solo se il distacco dalla quintultima supererà i 4 punti. Altrimenti si disputeranno i playout.