La bufala sulle nuove regole del Codice della strada
Sta circolando molto, dice che una nuova regola prevederà il ritiro immediato della patente per chi usa il cellulare alla guida, ma non c'è nessuna nuova regola
Da qualche giorno su Facebook e su WhatsApp sta circolando un messaggio che avverte di un’imminente entrata in vigore di una nuova regola del Codice della strada che prevede il ritiro immediato della patente e una multa fino a 680 euro nel caso si venisse sorpresi a usare il telefono alla guida, anche se fermi a un semaforo o allo stop. La notizia è infondata: è una bufala che torna a circolare ciclicamente da almeno un anno, ma che ora potrebbe aver acquisito nuova forza dopo che il nuovo ministro dei Trasporti Danilo Toninelli ha detto di aver preso in considerazione un cambio delle norme.
Il messaggio che potreste aver visto o ricevuto è di solito fatto così:
Cosa dice il codice della strada sull’uso del cellulare alla guida
Al momento il Codice della strada prevede multe fino a 647 euro per chi usa un cellulare (“apparecchio radiotelefonico”) durante la marcia e prevede la sospensione della patente da 1 a 3 mesi solo per chi compia la stessa violazione durante i due anni successivi alla prima multa. Lo spiegano due commi dell’articolo 173 del codice della strada, dove sono indicate le eccezioni per chi usi – per esempio – il vivavoce.
È vietato al conducente di far uso durante la marcia di apparecchi radiotelefonici ovvero di usare cuffie sonore, fatta eccezione per i conducenti dei veicoli delle forze armate e dei Corpi di cui all’articolo 138, comma 11, e di polizia. È consentito l’uso di apparecchi a viva voce o dotati di auricolare purché il conducente abbia adeguate capacità uditive ad entrambe le orecchie che non richiedono per il loro funzionamento l’uso delle mani.
Chiunque viola le disposizioni di cui al comma 2 è soggetto alla sanzione amministrativa del pagamento di una somma da euro 160 a euro 646. Si applica la sanzione amministrativa accessoria della sospensione della patente di guida da uno a tre mesi, qualora lo stesso soggetto compia un’ulteriore violazione nel corso di un biennio.
Se si è fermi al semaforo o allo stop?
Il Codice della strada vieta l’uso del cellulare durante “la marcia”; lo stesso Codice definisce però come “arresto” la sospensione della marcia dovuta a esigenze di traffico. Quando si è fermi al semaforo o allo stop, quindi, non si è “in marcia” e la sanzione non dovrebbe poter essere applicata. La definizione di “arresto” è data dall’articolo 157 del Codice della strada. Ci sono tuttavia stati casi di giudici che hanno interpretato diversamente questo articolo del codice, confermando multe date a persone che usavano il cellulare al semaforo.
L’inasprimento delle sanzioni
Da tempo si parla dell’introduzione di nuove e più severe norme per limitare l’uso del cellulare alla guida, ritenuto tra i primi fattori che causano incidenti automobilistici. A fine luglio, il nuovo ministro dei Trasporti Danilo Toninelli aveva parlato per la prima volta di una possibile revisione del Codice della strada, a metà agosto è tornato sull’argomento e ha detto che tra le nuove regole prese in considerazione c’è anche quella che prevede il ritiro immediato della patente. Per ora nessuna nuova norma è stata però introdotta e Toninelli ha anche detto «prima ancora di una scelta sulle norme, servono più controlli e una doverosa opera di sensibilizzazione culturale, specie tra i giovani: senza un cambio di mentalità, i risultati saranno sempre parziali».