La bufala sui migranti che volevano Sky condivisa da Salvini
È stata diffusa da un giornale locale, ripresa da testate nazionali e poi condivisa sui social network dal ministro dell'Interno, quando in realtà era già stata smentita
Venerdì i profili sui social network del ministro dell’Interno Matteo Salvini hanno condiviso un articolo del Giornale intitolato “Ai migranti non basta il digitale. E adesso pretendono pure Sky”: come hanno dimostrato vari quotidiani e siti di news l’articolo riporta una notizia falsa, come si può leggere anche nella versione più aggiornata dell’articolo del Giornale.
Un articolo di Valigia Blu spiega nel dettaglio l’origine della notizia falsa e come si è diffusa. Tutto è cominciato da un articolo del Giornale di Vicenza dell’8 agosto – tuttora non corretto – secondo cui il 6 agosto una ventina di richiedenti asilo ospitati nel centro culturale San Paolo di Vicenza, gestito dalla cooperativa Cosep, sarebbe andata alla questura della città per chiedere «Sky per potersi guardare il campionato di calcio», in aggiunta a pasti più variati, aria condizionata e «carte d’identità». Dopo essere stata diffusa sui social network la notizia è stata condivisa da vari politici locali e ripresa dai siti di giornali, tra cui il Corriere del Veneto, una pagina locale del Corriere della Sera, e dal Giornale.
La prima smentita era arrivata già giovedì dal giornalista Fabio Butera, che su Facebook aveva raccontato di essersi insospettito leggendo l’articolo sul Giornale di Vicenza e di aver chiamato la questura della città e poi la prefettura: «La Prefettura di Vicenza mi ha detto che le richieste rappresentate dai richiedenti asilo tramite la Cooperativa sono relative alle iscrizioni anagrafiche, ovvero ai certificati di residenza. E che a loro non risulta nessuna richiesta in merito ad abbonamento Sky: “Lo abbiamo letto sul giornale anche noi” dice il vicecapogabinetto che si è occupato della questione».
Dopo il post di Butera, sia il Corriere della Sera che il Fatto Quotidiano hanno fatto le stesse verifiche e hanno ricostruito i fatti. È vero che un gruppo di richiedenti asilo si è presentato in questura, ma solo per chiedere i certificati di residenza e un miglioramento della qualità dei pasti nella struttura in cui vivono, non per ottenere un abbonamento a Sky o l’aria condizionata. Non è stata una protesta né una manifestazione, ha precisato la questura sia al Fatto Quotidiano che a Valigia Blu.
Nonostante le smentite e le richieste di rettifica il Giornale di Vicenza non ha corretto l’articolo originale, al contrario venerdì ne ha pubblicato uno nuovo che sostanzialmente ripetete le stesse cose del primo sostenendo che siano informazioni confermate dalla questura. Il Giornale ha invece rettificato il proprio articolo, che ora si intitola “I migranti vogliono Sky”. Ma la questura nega tutto e nel testo dice: «La Lega però aveva cavalcato la vicenda, erroneamente riportata anche da noi». La condivisione dell’articolo del Giornale sui profili social di Matteo Salvini, in ogni caso, era arrivata quando la notizia era già stata smentita e spiegata da diversi giornali nazionali.