Il “decreto dignità” è legge
Il Senato ha approvato definitivamente la riforma del lavoro che punta a ridurre il precariato e che include anche norme contro il gioco d'azzardo
Il Senato ha approvato definitivamente la conversione in legge del cosiddetto “decreto dignità”, la riforma del lavoro che contiene anche alcune norme contro il gioco d’azzardo e che è stata fortemente voluta dal ministro del Lavoro e capo politico del Movimento 5 Stelle Luigi Di Maio. Il decreto contiene una serie di norme che puntano a ridurre il precariato, ma ci sono molti dubbi su quanto sarà realmente efficace.
Il decreto era stato approvato dal governo all’inizio di luglio, ma aveva incontrato subito numerose difficoltà e problemi per via dei numerosi errori contenuti al suo interno che ne avevano ritardato la pubblicazione sulla Gazzetta ufficiale. Nelle settimane successive, il decreto era passato all’esame del Parlamento che, come con tutti i decreti, doveva convertirlo in legge entro 60 giorni.
Durante il suo esame, la Camera aveva introdotto diverse modifiche, che hanno cambiato alcuni aspetti significativi della norma (qui trovate tutti i dettagli sulla parte che riguarda il diritto del lavoro e qui invece la spiegazione delle norme contro il gioco d’azzardo).
Il decreto era nato con lo scopo di ridurre il precariato e per questo una serie di disposizioni rendono più difficili e complicati i contratti a tempo determinato (la loro durata massima è stata accorciata da 36 a 24 mesi, ad esempio) e ha reso più costoso il licenziamento illegittimo. Nel passaggio alla Camera, è stato aggiunto anche un bonus alle assunzioni a tempo indeterminato molto simile a quello introdotto dal governo Renzi nel 2015 e che Di Maio aveva personalmente criticato.