In Corea del Nord fa troppo caldo
Senza aria condizionata e senza acqua per irrigare i campi la situazione sta diventando grave, e il quotidiano di stato parla di un “disastro naturale senza precedenti”
In Corea del Nord fa molto caldo: dalla fine di luglio in molte regioni del paese si sono raggiunti i 40°C e ci sono stati alcuni casi di persone morte a causa delle alte temperature. Un editoriale sul Rodong Sinmun, il quotidiano del partito del dittatore Kim Jong-un, ha definito l’ondata di caldo un «disastro naturale senza precedenti», riferendosi alle grosse difficoltà che il settore agricolo del paese dovrà affrontare per le alte temperature, specialmente per quanto riguarda le colture di riso e mais. Un altro editoriale suggeriva invece di indossare larghi cappelli e di lavorare all’aperto meno tempo possibile. Secondo alcuni esperti questi articoli sui giornali sono un modo per chiedere aiuto ai paesi stranieri.
In Corea del Nord quasi nessuno ha l’aria condizionata. La maggior parte delle case non ha l’energia elettrica per tutto il giorno, perciò anche chi possiede un ventilatore non riesce a tenerlo in funzione in modo costante. Il Daily NK, un sito di notizie che ha sede in Corea del Sud, ha intervistato una persona che vive nella regione di Ryanggang, in Corea del Nord: ha detto che nel paese alcuni anziani sono svenuti per strada a causa del caldo e i contadini non riescono a irrigare i campi a mano, come richiesto dal governo, perché non c’è abbastanza acqua e fa troppo caldo.
Hiroyuki Konuma, un ex funzionario dell’Organizzazione delle Nazioni Unite per l’alimentazione e l’agricoltura (FAO), ha spiegato al Guardian che la siccità causata dal caldo danneggerà soprattutto le colture di riso e che se le attuali condizioni meteorologiche dovessero continuare ancora per una o due settimane ci si dovrà seriamente preoccupare per la produzione di cibo in Corea del Nord. Le sanzioni economiche in vigore contro il paese non riguardano il cibo, i medicinali e altre forme di aiuto umanitario.
Negli anni Novanta ci fu una grande carestia in Corea del Nord, particolarmente grave perché senza gli aiuti che in precedenza arrivavano dall’Unione Sovietica il paese non fu in grado di sostentare la popolazione distribuendo le risorse alimentari disponibili. Si pensa che i morti furono circa un milione. Da anni la Corea del Nord si preoccupa del cambiamento climatico ed è tra i paesi firmatari dell’accordo sul clima di Parigi del 2015.
Anche in Corea del Sud fa molto caldo, e almeno 29 persone sono morte a causa delle alte temperature. In Giappone, dove il 23 luglio si è registrata la temperatura più alta di sempre, 41°C, sono state attribuite al caldo le morti di decine di persone e il governo ha dichiarato le condizioni meteorologiche un disastro naturale.