In Zimbabwe ha vinto Mnangagwa
Il presidente uscente è stato rieletto con un'ampia maggioranza, ha detto la Commissione elettorale: sono state le prime elezioni dopo le dimissioni forzate di Robert Mugabe
Il presidente uscente Emmerson Mnangagwa, leader del partito Zanu-PF, ha vinto le elezioni in Zimbabwe. La notizia è stata data mercoledì mattina dalla Commissione elettorale del paese: anche se il conteggio dei voti non è ancora terminato, a Mnangagwa sono già stati assegnati 109 seggi, abbastanza per controllare la maggioranza in Parlamento. Al suo principale avversario, Nelson Chamisa, leader del partito di opposizione Movimento per il cambio democratico (MDC), sono per il momento stati assegnati 41 seggi. Altri 58 seggi sono ancora da assegnare. Se il partito di Mnangagwa dovesse ottenere altri 30 seggi, controllerebbe i due terzi del Parlamento zimbabwese, sufficienti per cambiare la Costituzione.
Le elezioni si sono tenute lunedì e sono state le prime dopo le dimissioni forzate di Robert Mugabe, presentate lo scorso novembre e arrivate a seguito di una specie di colpo di stato interno al suo partito, il Zanu-PF, architettato da Mnangagwa e appoggiato dall’esercito. Mugabe aveva governato in Zimbabwe per 38 anni, imponendo un regime autoritario responsabile di grandi violenze. Negli ultimi mesi Mnangagwa, ex alleato di Mugabe e capo dei servizi di sicurezza durante il suo governo, aveva allentato il clima di repressione sulla libertà di stampa e sulle opposizioni. I candidati di MDC, per esempio, avevano potuto fare campagna elettorale senza essere sistematicamente minacciati e repressi dalle forze governative.
I sospetti e le diffidenze, comunque, sono rimaste. Martedì Nelson Chamisa, leader dell’opposizione, ha accusato la Commissione elettorale dello Zimbabwe di ritardare la diffusione dei risultati elettorali per favorire il partito di governo, Zanu-PF, che esercita ancora un controllo capillare sulle forze di sicurezza del paese.