Oggi comincia il processo a Paul Manafort, il primo legato all’indagine sull’interferenza russa nelle elezioni presidenziali del 2016
Oggi ad Alexandria, in Virginia, inizierà il processo per evasione fiscale e truffa a Paul Manafort, l’ex capo del comitato elettorale di Donald Trump. È il primo processo legato all’indagine del procuratore speciale Robert Mueller sull’interferenza russa nelle elezioni presidenziali del 2016, anche se non si dovrebbe parlare di Russia durante il procedimento: la settimana scorsa l’accusa ha detto che si aspetta che la parola “Russia” non venga nemmeno nominata.
Al centro del processo ci sarà il lavoro di consulenza svolto da Manafort in Ucraina: l’accusa ha raccolto le testimonianze di 35 persone e più di 500 documenti per dimostrare che Manafort guadagnò più di 60 milioni di dollari (più di 51 milioni di euro) lavorando in Ucraina, ma nascose gran parte di quella somma al fisco. Secondo un’altra accusa Manafort ottenne altri milioni di dollari chiedendo prestiti bancari in maniera fraudolenta, anche mentre lavorava per la campagna di Trump.
Paul Manafort affronterà un altro processo legato all’indagine di Mueller a settembre: questo secondo procedimento riguarda l’accusa secondo cui Manafort avrebbe fatto lobby negli Stati Uniti per Viktor Yanukovych, l’ex presidente dell’Ucraina, senza informare il dipartimento di Giustizia di questa sua attività, quindi di fatto mentendo al governo.