Di nuovo degli incendi in California
Hanno provocato un morto e qualche ferito, ma i pompieri non riescono a contenerli ed è stato evacuato il parco di Yosemite
Diversi incendi stanno bruciando da giorni nel nord e nel sud della California, provocando evacuazioni, bloccando strade e occupando centinaia di vigili del fuoco. A Redding, una città circa 200 chilometri a nord di Sacramento, è morto un uomo che era stato assunto privatamente per rimuovere con un bulldozer la vegetazione sul percorso dell’incendio. Mercoledì sera un uomo è stato arrestato perché sospettato di aver appiccato uno degli incendi, che è stato chiamato “Cranston Fire”, l’unico tra i grandi incendi che sta interessando l’area meridionale della California.
Ci sono anche tre vigili del fuoco ustionati, insieme a un numero imprecisato di civili. Un altro degli incendi, chiamato “Carr Fire”, era cominciato lunedì e si è triplicato come estensione, raggiungendo i 115 chilometri quadrati. A rendere difficile il contenimento degli incendi sono le temperature alte, l’umidità bassa e il vento che soffia in questi giorni.
Centinaia di persone sono state fatte evacuare dallo Yosemite National Park, il più famoso e visitato parco naturale della California, perché i vigili del fuoco non sono riusciti a contenere un terzo incendio chiamato “Ferguson Fire”, che brucia ormai da due settimane e ha raggiunto un’estensione di circa 180 chilometri quadrati. L’incendio è stato contenuto soltanto per il 25 per cento, hanno detto i vigili del fuoco, a causa delle difficoltà ad accedere ad alcune aree in fiamme. L’ultima volta che buona parte del parco era stata chiusa per un incendio era stato nel 1990. Il Ferguson fire aveva ucciso un altro operaio che stava guidando un bulldozer lo scorso 14 luglio. Il Carr Fire ha bruciato anche decine di barche nel Whiskeytown Lake, dopo che un tentativo di salvarle spingendole alla deriva era riuscito solo in parte.
Il Cranston Fire sta bruciando a est di Los Angeles, ed è il più recente tra i grossi incendi che stanno bruciando in California. Ha causato una preallerta per diverse migliaia di persone, che devono tenersi pronte a lasciare le proprie case. Il sospetto piromane si chiama Brandon McGlover, ha 32 anni ed è stato fermato a bordo della propria auto nella zona degli incendi con dei liquidi infiammabili nel bagagliaio.
Jerry Brown, il governatore della California, ha dichiarato lo stato di emergenza nella contea di Riverside e nella contea di Shasta, per ottenere più rapidamente aiuti statali. Gli incendi degli ultimi giorni hanno colpito la California a meno di un anno di distanza da quelli che interessarono il nord dello stato nell’ottobre del 2017, che distrussero completamente interi quartieri della città di Santa Rosa e uccisero in tutto 44 persone. Daniel Swain, un climatologo della UCLA, ha spiegato al New York Times che il riscaldamento globale ha aumentato molto il rischio di incendi nell’Ovest degli Stati Uniti, causando la siccità degli ultimi anni, la minore umidità del terreno e delle foreste. A influire, secondo alcuni scienziati, è stata anche la diffusione negli ultimi anni dei coleotteri da corteccia, degli insetti che infestano gli alberi rendendoli più vulnerabili agli incendi.