Il grande sciopero di Ryanair, tra mercoledì e giovedì
Riguarda soprattutto passeggeri in arrivo o in partenza da Belgio, Portogallo e Spagna, ma fino alla mezzanotte di oggi ci saranno problemi anche in Italia
Tra oggi e domani uno sciopero del personale navigante di cabina e del personale a terra di Ryanair causerà la cancellazione di 600 voli, più del 12 per cento del traffico aereo totale della compagnia in questi due giorni. I circa 50.000 passeggeri coinvolti in quello che è stato definito il più grande sciopero di sempre di Ryanair sono stati avvertiti per tempo via email o SMS.
Buona parte dei voli cancellati era in programma da e per il Belgio, il Portogallo e la Spagna; tuttavia, fino alla mezzanotte di oggi lo sciopero riguarda anche l’Italia, in misura minore (l’80 per cento dei voli italiani sarà regolare). Sul sito dell’aeroporto di Bergamo-Orio al Serio, il principale hub italiano di Ryanair, si vedono diversi voli della compagnia cancellati. L’Ente Nazionale per l’Aviazione Civile ha diffuso una lista dei voli garantiti.
Avviso importante per tutti i passeggeri in partenza da e per l'Italia oggi, mercoledì #25luglio
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— Ryanair Italia (@Ryanair_IT) July 25, 2018
I rappresentanti del personale di Ryanair hanno spiegato che non è stato fatto nessun progresso dallo scorso dicembre, quando – in seguito alla scelta dei sindacati di diversi paesi europei di scioperare a pochi giorni dall’inizio delle vacanze di Natale – la compagnia aerea riconobbe i sindacati come interlocutori per le trattative di lavoro, per la prima volta nei suoi 32 anni di storia.
Giorni fa la sigla sindacale ITF ha presentato a Ryanair una lista di rivendicazioni contrattuali contro la precarietà, per un miglioramento delle condizioni economiche, della sicurezza e della cultura del posto di lavoro. Per esempio, il personale si lamenta di dover pagare per l’acqua potabile durante i voli e di dover descrivere per iscritto i propri sintomi quando rimane a casa malato. Il personale di Ryanair ha detto di non aver ricevuto alcuna risposta dalla compagnia, e di aver quindi deciso lo sciopero. Ryanair ha risposto dicendo che «questi scioperi sono completamente ingiustificati e l’unico risultato che otterranno sarà rovinare le vacanze alle famiglie», e ha difeso le proprie politiche di retribuzione e tutela del lavoratore, giudicate adeguate.