La Corte di Giustizia europea ha respinto un ricorso di Nestlé per riconoscere la forma dei Kit Kat come marchio registrato
La Corte di Giustizia europea ha ufficialmente respinto un ricorso della multinazionale dolciaria Nestlé per riconoscere la forma delle barrette di wafer Kit Kat come marchio registrato. Da una decina d’anni Nestlé sta portando avanti una battaglia legale per avere l’esclusiva sulla tipica forma di Kit Kat, quattro barrette di wafer a sezione trapezoidale attaccate tra loro, ma già lo scorso aprile la Corte di Giustizia si era espressa contro la registrazione, confermata poi mercoledì.
La Corte di Giustizia europea ha stabilito che la forma di Kit Kat non è abbastanza conosciuta e riconoscibile in Belgio, Irlanda, Portogallo e Grecia. Secondo la Corte di Giustizia, Nestlé avrebbe dovuto provarne la riconoscibilità in tutti i principali paesi europei – ci è riuscita per dieci, tra cui l’Italia – per ottenerne l’esclusiva. La tesi di Nestlé, secondo la quale questo è un criterio troppo rigido, è stata respinta. La forma è già registrata in Sudafrica, Canada e Australia, e inizialmente era stata riconosciuta anche dall’ufficio per i brevetti europeo, prima che venisse contestato nel 2007 da Cadbury, azienda dolciaria britannica del gruppo Mondelēz.
La decisione significa che potranno continuare a essere commercializzati nella loro forma alcuni snack della stessa forma dei Kit Kat, come i Kvikk Lunsj, dei dolci molto popolari in Norvegia e in produzione dal 1937, due anni dopo la data di produzione degli antenati dei Kit Kat, che si chiamavano Rowntree. Nestlé potrebbe decidere di continuare la battaglia legale, cercando di dimostrare la riconoscibilità di Kit Kat anche nei paesi mancanti.