Come si informano i parlamentari
YouTrend ha cercato di capire quali siano i giornali più letti, le app più utilizzate e i tg più guardati: ne ha scritto Lorenzo Pregliasco sul Sole 24 Ore
Sul Sole 24 Ore Lorenzo Pregliasco, co-fondatore della società di sondaggi e analisi politiche Quorum e del sito YouTrend, ha raccontato i risultati di una ricerca su come si informano i parlamentari italiani. Quali giornali leggono? Quali telegiornali seguono? Quali sono le app con cui consultano le notizie e quali testate ritengono più affidabili? La ricerca è stata eseguita su un campione di 94 parlamentari, considerato rappresentativo di tutti i parlamentari italiani, e aiuta a capirci qualcosa di più. Il Post non fa parte delle testate su cui è stato condotto lo studio: le domande, infatti, sono state modellate a partire da quelle dello studio Digital News Report di Reuters in modo che i risultati delle due ricerche fossero paragonabili.
La ricerca Informazione e social media secondo i policymaker, condotta da Quorum/YouTrend e Cattaneo Zanetto & Co, è la prima analisi svolta in Italia su un campione rappresentativo di parlamentari. Una metodologia innovativa che permette di indagare orientamenti e opinioni dei decisori politici e che, a partire da questo “numero zero”, verrà applicata anche ad altri temi. Attraverso un questionario somministrato a 94 deputati e senatori di tutti i gruppi politici, è stato possibile ‘mappare’ fonti di informazione e canali social utilizzati dai policymaker, ma anche l’attendibilità riconosciuta dai parlamentari a testate, giornali e tv.
I parlamentari interpellati sono, per cominciare, molto ‘digitalizzati’: il 100% ha risposto di aver utilizzato Whatsapp nell’ultima settimana, Facebook è arrivata al 98%, Twitter al 79 e Instagram al 63. I dati sono più bassi se riferiti alle piattaforme digitali e social utilizzate per consultare o condividere notizie: Whatsapp e Facebook rimangono in testa, ma con circa il 70%, Twitter scende al 62 e Instagram – non sorprende – al 23.
Guardando i dati in base al gruppo politico d’appartenenza emergono però alcuni primi segnali di una ‘linea di faglia’ fra maggioranza e opposizione. Se gli eletti dei partiti ‘moderati’ Pd e Fi prediligono Twitter (quasi 8 su 10 dicono di averlo utilizzato nell’ultima settimana per raccogliere informazioni), il nuovo asse giallo-verde sembra preferire Facebook (fra i leghisti arriva all’82%) e, per la messaggistica, Telegram (impiegato dal 76% dei 5 Stelle, anche perché è lo strumento usato da gruppi e staff di comunicazione del Movimento per condividere informazioni).
Un altro risultato curioso è la demarcazione molto netta sui dispositivi utilizzati: la “generazione iPhone” di Pd e Fi (fra loro l’80% usa lo smartphone di Apple) cede il passo alla “generazione Android” (il 64% dei parlamentari di maggioranza usa un telefono Samsung o di altre marche con il sistema operativo di Google).
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