La Commissione Europea ha chiesto ad Airbnb di mettersi in regola entro fine agosto

Dovrà rendere più trasparente il sistema dei prezzi e distinguere meglio le offerte dei privati da quelle di aziende come i bed and breakfast

(MARTIN BUREAU/AFP/Getty Images)
(MARTIN BUREAU/AFP/Getty Images)

La Commissione Europea ha comunicato ad Airbnb che avrà tempo fino alla fine di agosto per “allineare i termini e condizioni alle norme dell’UE” del suo servizio, sia in termini di tutela dei consumatori sia di trasparenza sui prezzi mostrati. Secondo Vera Jurova – commissaria europea per la Giustizia, i consumatori e la parità di genere – Airbnb deve rendere più distinguibili le offerte dei privati da quelle di chi offre ospitalità in modo più professionale e con criteri aziendali, come i bed and breakfast: “I consumatori devono capire facilmente quanto e per che cosa devono pagare quando acquistano servizi e nei loro confronti vanno applicate regole eque, ad esempio sull’annullamento dell’alloggio da parte del proprietario. Mi aspetto che Airbnb possa presentare rapidamente soluzioni adeguate”.

Airbnb esiste da dieci anni e mette in contatto chi vuole affittare uno spazio di sua proprietà – che sia una stanza, una casa in condivisione, una casa autonoma o una villa – e chi vuole risiedere in quello spazio per qualche giorno. Ha ottenuto grandi successi soprattutto dalla diffusione degli smartphone, che hanno reso più semplice e immediata la gestione delle prenotazioni tramite la sua app, sia per chi offre una sistemazione sia per chi cerca un posto dove stare. Osteggiata dagli albergatori, nel tempo Airbnb ha dovuto cambiare diversi servizi per assecondare le richieste delle amministrazioni locali, per esempio in tema di tassa di soggiorno.

Con un comunicato, Airbnb ha detto di “prendere seriamente” la richiesta della Commissione Europea, promettendo la sua collaborazione per risolvere il problema. Le autorità europee hanno inoltre chiesto che Airbnb riveda alcune regole delle sue condizioni d’uso, introducendo più tutele per i clienti sulla chiusura dei contratti e sulla possibilità di fare causa a chi offre le sistemazioni, nel caso di danni personali e fisici.