È iniziata la nuova Champions League
Mentre il resto d'Europa è ancora fermo, per le squadre dei campionati minori la stagione è già iniziata
Il 26 giugno, esattamente un mese dopo la finale vinta a Kiev dal Real Madrid, è partita ufficialmente la nuova Champions League, che è nuova in tutti i sensi: l’edizione di quest’anno è la prima dopo la riforma del torneo deliberata dalla UEFA due anni fa. La novità più importante sono i quattro posti garantiti nella fase a gironi (senza turni preliminari) ai primi quattro campionati d’Europa, fra cui la Serie A, che tornerà ad avere quattro squadre in Champions League dopo sette anni in cui ne ha avute solo tre.
È cambiato anche il modo in cui vengono strutturate le prime fasi eliminatorie. Il 26 giugno si sono disputate le semifinali del mini torneo di qualificazione al primo turno preliminare, riservato ai club dei paesi più piccoli. Il mini torneo si è svolto interamente a Gibilterra, dove nelle semifinali la squadra di casa del Lincoln e i kosovari del Drita hanno eliminato il La Fiorita, squadra di San Marino, e il Santa Coloma, club di Andorra. Nel La Fiorita hanno giocato anche il conduttore televisivo Alessandro Cattelan, che in passato ha avuto una discreta carriera da semi-professionista, e Damiano Tommasi, ex centrocampista della Roma e ora presidente dell’Associazione Italiana Calciatori.
La finale del mini torneo di qualificazione è stata vinta ai tempi supplementari dal Drita, che si è cosi guadagnato l’accesso ai preliminari veri e propri: nel sorteggio però gli è andata male, perché ha trovato come avversario il Malmö, campione nazionale svedese e fra le squadre più forti del tabellone. I turni preliminari sono come al solito divisi in due percorsi: quello riservato alle squadre vincitrici dei titoli nazionali e quello riservato alle squadre che si sono qualificate tramite un piazzamento nei primi posti dei loro campionati. Le squadre del percorso delle “piazzate” entrano nei preliminari al secondo turno, mentre il primo è giocato interamente dai “campioni”.
Le partite di ritorno del primo turno di qualificazione:
17/07
?? HJK Helsinki – ?? Vikingur
?? Valletta – ?? Kukesi
?? APOEL Nicosia – ?? Suduva
?? Hapoel Beer Sheva – ?? Flora Tallin
?? Malmö – ?? Drita
??????? The New Saints – ?? Shkendija
?? Videoton – ?? Dudelange
?? Stella Rossa – ?? Spartaks Jurmala
??????? Crusaders – ?? Ludogorets Razgrad
?? Legia Varsavia – ?? Cork City
18/07
?? Qarabag – ?? Olimpija Ljubljana
?? Sheriff Tiraspol – ?? Torpedo Kutaisi
?? Zrinjski Mostar – ?? Spartak Trnava
?? Rosenborg – ?? Valur
?? Sutjeska – ?? Astana
??????? Celtic – ?? Alashkert
Oltre al Malmö, fra le squadre principali già impegnate nei preliminari ci sono il Celtic Glasgow, da sette anni campione di Scozia, i polacchi del Legia Varsavia, la Stella Rossa di Belgrado e il Rosenborg, vincitore dell’ultimo campionato norvegese. Nonostante sia solo il primo turno di qualificazione e ogni tanto capitino delle sorprese, la differenza tra i club partecipanti è già ampia. Ci sono infatti squadre semi-professionistiche, come i Vikingur delle isole Fær Øer, i piccoli club del baltico e quelli dei microstati europei: il Dudelange del Lussemburgo e il Valletta Football Club di Malta.
Di storie se ne trovano molte. L’Astana per esempio è la squadra che tutti i club europei sperano vivamente di evitare. Non perché sia particolarmente forte o difficile da affrontare, ma perché ha sede nella capitale del Kazakistan: 2.700 chilometri ad est di Mosca, più vicina a Ulan Bator che a Milano. Le trasferte fin lì sono a dir poco impegnative: quest’anno è toccato ai montenegrini del Sutjeska. Tornando nel continente europeo si trova lo Sheriff Tiraspol, squadra creata e finanziata per essere un simbolo internazionale della Transnistria, regione autodichiaratasi indipendente dalla Moldavia nel 1990 che però non è riconosciuta né dalla Moldavia né dalla comunità internazionale. Il club prende il nome dal gruppo che la possiede, fondato da due ex agenti del KGB, che ora di fatto detiene il monopolio regionale nella petrolchimica, nella grande distribuzione e nella comunicazione. In pochi anni e con molti soldi, è diventata la squadra più forte della Moldavia, per distacco: negli ultimi quindici anni ha vinto quattordici titoli nazionali (l’ultimo con un allenatore italiano, Roberto Bordin).
Le squadre più piccole verranno probabilmente eliminate tutte al primo turno, ma per questi club la partecipazione al torneo è comunque fondamentale. Solo per aver giocato nel primo turno, ogni squadra del percorso “campioni” riceverà 260.000 euro dalla UEFA, un premio che coprirà almeno la metà delle spese annuali dei club più piccoli. I kosovari del Drita hanno inoltre ricevuto 230.000 euro per aver vinto il mini torneo preliminare. Chi passerà il primo turno percepirà altri 280.000 euro, a cui si potrebbero aggiungere i 380.000 euro per la qualificazione al terzo turno. Da quel punto in poi, i premi UEFA iniziano ad avvicinarsi al milione di euro.
I preliminari si concluderanno con i playoff di fine agosto, che metteranno in palio i sei posti rimanenti nella fase a gironi. Le squadre qualificate si aggiungeranno alle ventisei già sicure di partecipare, che la UEFA ha già parzialmente diviso in quattro fasce in vista dei sorteggi:
Fascia 1
?? Real Madrid
?? Atletico Madrid
?? Barcelona
?? Bayern Monaco
?? Juventus
?? Paris Saint-Germain
??????? Manchester City
?? Lokomotiv Mosca
Fascia 2
?? Borussia Dortmund
?? Porto
??????? Manchester United
?? Shakhtar Donetsk
?? Napoli
??????? Tottenham
+ 2 squadre da confermare
Fascia 3
?? Schalke 04
?? Lione
?? Monaco
?? CSKA Mosca
+ 4 squadre da confermare
Fascia 4
?? Internazionale
?? Hoffenheim
+ 6 squadre da confermare
A seconda delle qualificazioni, ?? Roma e ??????? Liverpool potrebbero essere inserite in seconda o terza fascia. ?? Valencia, ?? Viktoria Plzen, ?? Club Brugge e ?? Galatasaray si divideranno invece tra la terza e la quarta.